Rispetto al passato, i nuovi studenti che approcciano a materie come la scienza, l’astronomia o la chimica, si ritrovano con libri di testo inevitabilmente differenti. Le nozioni cambiano a, le formule si evolvono, i principi matematici vengono applicati diversamente rispetto alla realtà che ci circonda e, dunque, è importante immaginare un cambiamento che riguardi anche lo studio, dal momento che tutto ciò che si è appreso non è necessariamente corrispondente a verità, dal momento che la scienza dimostra di essere costantemente in evoluzione per apprendere nuove nozioni e per stimolare nuovi principi esistenziali.

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Plutone. Credit: NASA/Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory/Southwest Research Institute

Una delle informazioni che, rispetto al passato, è cambiata per gli studenti di oggi riguarda il numero dei pianeti presenti all’interno del sistema solare: nei libri che sono stati pubblicati fino al 2006, i pianeti erano nove, comprendendo naturalmente anche la Terra. Oggi, invece, i pianeti sono otto, dal momento che c’è stato il declassamento di Plutone, considerato un pianeta nano: ma per quale motivo c’è stato un cambiamento nella considerazione di questo pianeta? Per scoprirlo, basterà guardare ad una delle innumerevoli informazioni presenti online; grazie a diversi siti e piattaforme, infatti, è possibile ottenere risposte a qualsivoglia tipo di interrogativo, come nel caso dei migliori siti slot nel caso in cui si voglia sapere di più a proposito di fonti di divertimento domestico. Detto questo, dunque, vale la pena rispondere all’interrogativo di seguito.

Che cos’è un pianeta

Prima di rispondere all’interrogativo relativo a perché Plutone non è considerato un pianeta del sistema solare, è importante sottolineare, innanzitutto, che cosa sia un pianeta. Naturalmente, la definizione attinge da principi fisici e biologici, che riguardano soprattutto la conformazione di un pianeta, oltre che il suo posizionamento all’interno del sistema solare di riferimento, soprattutto a proposito del comportamento orbitale della massa di uno pianeta stesso. In effetti, fin da quando c’è stato il declassamento di Plutone nel 2006, ci si è interrogati a proposito dell’effettiva veridicità di una scelta che poggia su cardini fisici e astronomici, indipendentemente dalla polemica che sia generata tra gli scienziati.

Un pianeta è un corpo celeste che orbita attorno a una stella e non è in grado di produrre energia tramite fusione nucleare, la cui massa è sufficientemente grande da conferirgli forma sferoidale e la cui fascia orbitale è priva di eventuali corpi di dimensioni confrontabili o superiori; per gli antichi, qualsiasi corpo celeste da essi conosciuto che non occupasse una posizione fissa sulla sfera celeste.

Perché Plutone è stato declassato nel 2006

Detto questo, dopo aver considerato quale sia la definizione di pianeta espressa anche all’interno di numerosi dizionari internazionali, è possibile rispondere all’interrogativo iniziale: perché Plutone è stato declassato da pianeta a pianeta nano nel 2006? La scelta è avvenuta da parte dello stesso ente che si occupa di dare il nome a stelle, pianeti e altri oggetti e corpi celesti, dunque non si discute assolutamente l’autorità in merito; i fattori che hanno portato a declassare Plutone a pianeta nano sono due: l’effettiva dimensione del pianeta, notevolmente inferiore rispetto a tutti gli altri e, soprattutto, la dominanza in termini di massa atomica.

Se per il primo motivo c’è poco altro da aggiungere, dal momento che in scala Plutone risulta essere molto più piccolo, in termini di dimensione, rispetto a tutti gli altri pianeti, c’è da approfondire il secondo campo. La dominanza in termini di massa atomica indica l’equivalenza che c’è tra la massa atomica di un pianeta e gli strumenti che orbitano intorno al pianeta stesso: mettendo in proporzione la massa atomica del pianeta e quella dei corpi celesti, si stabilisce un dato espresso in termini numerici, che permette di concepire quanto dominante sia il pianeta rispetto a tutto ciò che orbita intorno allo stesso. La dominanza atomica di Plutone è di soli 0,7, rispetto a tutti gli altri pianeti che presentano un fattore di dominanza molto più elevato. Per dare un’idea, la dominanza della Terra è di almeno due, dunque Plutone non può essere ritenuto un pianeta, bensì un pianeta nano o plutoide.