Stelle ed ancora stelle: l’Hubble non smette mai di stupire. Un’immagine clamorosa dell’ammasso globulare M55 a 20.000 anni luce dalla Terra

Anche il grande astronomo Charles Messier, autore dell’omonimo catalogo, ebbe difficoltà a osservare questo ammasso globulare quando compose il suo catalogo di nebulose e ammassi stellari. Fu originariamente individuato nel 1752 da un astronomo francese in Sud Africa, ma Messier lo catalogò solo nel 1778. Questo perché, mentre Messier 55 è grande e luminoso, ma manca di un nucleo denso e molte delle sue stelle sono piuttosto deboli, rendendo difficile l’osservazione in condizioni non ottimali.

Per gli osservatori dell’emisfero boreale, M55 si trova in basso nel cielo, quindi la vista è ostacolata da uno strato più spesso di atmosfera, così come dal vapore acqueo e dall’inquinamento luminoso. Ciò ha ostacolato la vista di Messier dal suo osservatorio di Parigi. Sebbene la seguente immagine mostri solo una parte di M55, l’ammasso nel suo insieme appare sferico perché l’intensa attrazione gravitazionale delle stelle le unisce. La chiara visione di Hubble sopra l’atmosfera terrestre risolve le singole stelle in questo ammasso. I telescopi terrestri possono anche risolvere singole stelle in M55.

Stelle di M55
Credit: NASA, ESA, A. Sarajedini (Florida Atlantic University), e M. Libralato (STScI, ESA, JWST); 
Elaborazione delle immagini: Gladys Kober

Qui un approfondimento sull’inquinamento luminoso

Osservazione

Anche nei cieli con poco inquinamento luminoso, visto con il binocolo, l’ammasso apparirà solo come una macchia nebbiosa rotonda. I piccoli telescopi possono risolvere alcune stelle in M55, mentre i telescopi di apertura maggiore individuano facilmente le stelle di bassa magnitudine. L’ammasso stellare si trova nella parte meridionale della costellazione del Sagittario ed è più facile da individuare ad agosto. L’immagine seguente mostra quella ripresa dalla Terra più piccola (in basso a sinistra) presa dal Digital Sky Survey e mostra l’area di M55 osservata da Hubble.

Parte delle stelle di M55
Credit: NASA, ESA, A. Sarajedini (Florida Atlantic University), M. Libralato (STScI, ESA, JWST), e Digital Sky Survey; 
Elaborazione delle immagini: Gladys Kober

L’ammasso globulare dista circa 20.000 anni luce e ha un diametro di circa 100 anni luce. Contiene circa 100.000 stelle con 55 stelle variabili la cui luminosità cambia.

Fonte: NASA