Uno studio ha rilevato una quantità di ossigeno molecolare nella tenue atmosfera di Callisto, una delle lune di Giove, fino a 1.000 volte superiore di quello che può essere spiegato

Callisto è la terza luna più grande del Sistema Solare e fa parte delle oltre 90 lune di Giove. La luna ghiacciata ha la superficie più antica del Sistema Solare e potrebbe avere un oceano in profondità sotto la spessa crosta. Le quattro lune più grandi di Giove (le lune galileiane Io, Europa, Callisto e Ganimede) sono alcuni dei mondi più interessanti del sistema solare. Io è costellato di vulcani attivi, ed Europa nasconde un oceano sotterraneo da esplorare per un’eventuale vita aliena e Ganimede è la luna più grande nell’intero sistema solare. Callisto è anche sede di un mistero: la sua tenue atmosfera contiene una quantità sorprendente di ossigeno e gli scienziati ancora non si spiegano il motivo (qui approfondimento su Giove).

Non una sorpresa

Gli scienziati sospettavano da tempo della presenza di abbondante ossigeno molecolare su Callisto, supponendo che l’influenza della potente magnetosfera di Giove potesse spingere molecole di acqua, idrogeno e ossigeno fuori dalla superficie ghiacciata e nell’atmosfera. Ma quando un team di ricercatori ha analizzato i numeri, ha scoperto che il magnetismo di Giove non può spiegare completamente la quantità di ossigeno molecolare attorno a Callisto. Per i non addetti ai lavori, ciò significa che nell’atmosfera di Callisto è presente da 100 a 1.000 volte più ossigeno molecolare di quello che gli scienziati si aspetterebbero di trovare se la magnetosfera di Giove, strappandolo dalla superficie ghiacciata, fosse l’unica fonte.

Callisto
La luna Callisto di Giove. Credit: NASA

Ma potrebbe significare vita?

La scoperta di così tanto ossigeno su un mondo alieno può sembrare un vantaggio per la possibilità che Callisto possa sostenere la vita, ma il mondo ghiacciato è probabilmente troppo freddo per la vita come la conosciamo. Detto questo, l’abbondanza di ossigeno potrebbe essere utile nelle generazioni a venire per gli esploratori che potrebbero essere in grado di usarlo come carburante e supporto vitale durante i viaggi nello spazio profondo. 

Futuri studi di Callisto

Non è chiaro cosa stia succedendo a Callisto per produrre così tanto ossigeno, ma gli scienziati sperano di ottenere una migliore comprensione dei processi attivi sulla superficie che potrebbe fornire una spiegazione o degli indizi. È ancora in discussione se la superficie di Callisto sia più rocciosa o ghiacciata. Il materiale scuro sulla sua superficie potrebbe anche essere ricco di ghiaccio, fornendo una fonte abbondante per la misteriosa quantità di ossigeno nell’atmosfera.  Per aiutare a risolvere il mistero, gli scienziati sperano che le prossime missioni robotiche come Juice dell’ESA  e Europa Clipper della NASA potrebbero avvicinarsi abbastanza a Callisto per raccogliere nuovi dati e fare chiarezza sulla questione ossigeno molecolare. Seguiranno, ovviamente, aggiornamenti.

Riferimenti: Studio, iflscience