Grazie a nuove tecnologie sono state osservate le galassie che per anni sono state nascoste dalla luminosità della Via Lattea.

Gli astronomi si sono riuniti all’Osservatorio Vaticano questo mese per svelare i risultati di importanti ricerche su migliaia di galassie precedentemente nascoste che la Via Lattea ha a lungo oscurato in un’indagine approfondita del cuore della Via Lattea nota come indagine VISTA “Variables in the Via Lactea estesa (VVVX)”.  Da tempo gli scienziati si sono occupati di risolvere il problema della “Zona di Evitamento”, un’area del cielo in cui la nostra Via Lattea blocca le osservazioni di galassie e altri oggetti. Nel corso degli anni sono state sviluppate e tentate diverse tecniche di osservazione delle stelle finalmente sono state rivelate migliaia di galassie nascoste dietro il centro della Via Lattea. 

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Oltre il centro galattico

Via Lattea
Panorama della Via Lattea ripreso sia dall’emisfero sud che dall’emisfero nord. Credit: ESO/S. Brunier

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Utilizzando una nuova e sofisticata tecnologia, il team VVVX è stato in grado di scrutare attraverso la polvere e vedere anche le galassie distanti dall’altra parte della Via Lattea. Tra i risultati presentati alla conferenza in Vaticano c’è nuovo catalogo di quasi 20.000 galassie mai viste prima proprio dietro il piano della Via Lattea.

Tra le altre scoperte ci sono stati i risultati della ricerca sulle “stelle iperveloci” nella Via Lattea. Queste stelle si muovono a velocità superiori a 2 milioni di km/h e si pensa che abbiano generato velocità così elevate dopo un passaggio vicino a Sagittarius A*, il buco nero supermassiccio al centro della Via Lattea. 

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Gli scienziati hanno inoltre condiviso le scoperte su un nuovo tipo di stelle variabili nel disco della Via Lattea: questi oggetti hanno cambiamenti repentini nella luminosità mai osservati prima in altre stelle e sono stati soprannominati “dipping giants” (giganti in immersione) dagli astronomi. 

I risultati della conferenza di ottobre aprono la strada per una migliore comprensione della struttura della Via Lattea e della formazione di tutte le galassie in generale, ha affermato l’Osservatorio Vaticano, un importante centro di ricerca astronomica le cui radici risalgono al XVI secolo. Situato fuori Roma, nella residenza estiva papale di Castel Gandolfo, l’osservatorio supporta una dozzina di sacerdoti e scienziati provenienti da quattro continenti che studiano l’universo utilizzando moderni metodi scientifici in collaborazione con le principali istituzioni astronomiche di tutto il mondo.

Fonte: National Catholic Register, Comunicato Stampa