Sarebbero antichissime, risalenti a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang, quando l’universo aveva raggiunto poco meno dell’8% della sua età. C’è anche un team di ricerca italiano, fra gli scienziati che ne hanno approfondito lo studio.

È di pochi giorni fa la scoperta, grazie alle osservazioni effettuate con il potentissimo telescopio di Atacama, in Cile, di due antiche galassie risalenti a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. Ad approfondire le osservazioni e a scoprire queste due nuove galassie nascoste dietro ammassi di polvere interstellare anche un team italiano che ha coinvolto i cosmologi della Scuola Normale Superiore di Pisa e della Sapienza di Roma.

Le due galassie nascoste dalla polvere interstellare. Credit: REBELS.

Le galassie REBELS e la polvere interstellare

Sono state soprannominate REBELS-12-2 e REBELS-29-2. Si sarebbero formate oltre 13 miliardi di anni fa e presentano caratteristiche simili ad altre galassie della stessa età. Non era stato possibile vederle per la gran quantità di polvere interstellare che loro stesse hanno prodotto. Lo studio, pubblicato su Nature, rivela come la presenza di questi due oggetti celesti possa essere solo la punta di un iceberg destinato ad essere scoperto nei prossimi anni. Gli scienziati, infatti, sono convinti che esistano tantissime altre galassie che ancora non abbiamo osservato, proprio perché coperte da questa polvere interstellare. Ma di che si tratta esattamente?

La polvere interstellare è formata da particelle di materia e gas. Non è distribuita in modo uniforme attorno alle galassie, anzi: con i telescopi di ultima generazione è possibile osservarle come vere e proprie nubi interstellari più o meno dense. Sono composte da silicati, grafite e altri elementi derivati dal carbonio. Gli scienziati ipotizzano che la loro formazione sia dovuta all’esplosione di supernove o alla fusione nucleare delle stelle.

Il programma REBELS (Reionization-Era Bright Emission Line Survey) ha come obiettivo quello di osservare le origini dell’universo, quando le giovani galassie avevano appena iniziato a formare le prime stelle. Studiare questo mondo primordiale significa andare indietro nel tempo ed è importante per capire l’evoluzione del nostro universo.

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