Uno studio condotto dall’Università di San Diego spiega come il commercio di animali selvatici abbia portato alla pandemia da Coronavirus, nel 2020.
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di San Diego, l’antenato del virus che causa il Coronavirus (COVID-19) avrebbe attraversato 2.700 chilometri di distanza prima di arrivare in Cina. È una teoria molto diversa rispetto a quella che sostiene sia stato creato in laboratorio. Molto probabile che si sia espanso attraverso il commercio di animali selvatici. In linea con quanto accaduto durante l’epidemia di SARS nel 2002. Lo studio è stato pubblicato su Cell il 7 maggio 2025.
Dai pipistrelli all’uomo

I pipistrelli “ferro di cavallo” sono i principali ospiti dei sarbecovirus. Questi virus non danneggiano direttamente i pipistrelli, ma si ritiene che siano passati all’uomo attraverso eventi di spillover, cioè il salto di specie da animale a uomo. I sarbecovirus hanno dato origine a coronavirus correlati alla sindrome respiratoria acuta grave, tra cui SARS-CoV-1, il ceppo che ha causato la pandemia di SARS del 2002-2004, e SARS-CoV-2, il ceppo che ha portato alla pandemia di COVID-19. Tuttavia, come siano arrivati nei luoghi in cui si sono verificati questi eventi e se siano stati coinvolti anche altri animali oltre ai pipistrelli è ancora oggetto di dibattito.
I dettagli del nuovo studio
I ricercatori hanno analizzato l’albero genealogico di entrambi i ceppi virali. Lo hanno fatto mappando la loro storia evolutiva in Asia prima della loro comparsa nell’uomo. Tuttavia, il quadro è stato complicato dal fatto che questi virus a RNA subiscono un’elevata quantità di ricombinazione all’interno dei loro ospiti pipistrelli, scambiando materiale genetico. “Quando due virus diversi infettano lo stesso pipistrello, a volte ciò che ne esce è un miscuglio di frammenti diversi di entrambi i virus”. Lo ha spiegato Joel Wertheim, professore di medicina presso la Facoltà di Medicina dell’Università della California. “La ricombinazione complica la nostra comprensione dell’evoluzione di questi virus. Perché fa sì che diverse parti del genoma abbiano storie evolutive diverse”.
Il percorso dei virus
I ricercatori hanno scoperto che i sarbecovirus correlati a SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2 circolano nella Cina occidentale e nel Sud-est asiatico da millenni. Al contrario, lo studio ha anche rivelato che i più recenti antenati dei sarbecovirus SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2 hanno lasciato i loro punti di origine meno di 10 anni prima che si segnalasse per la prima volta la loro infezione negli esseri umani, ovvero a più di mille chilometri di distanza.
Cosa c’entra il commercio
I ricercatori hanno calcolato che, date le distanze che SARS-CoV-1 e SARS-CoV-2 avrebbero dovuto percorrere così rapidamente, è altamente improbabile che siano stati trasportati lì dai pipistrelli. Molto più probabile che ci siano arrivati attraverso il commercio di animali selvatici. “I virus correlati al coronavirus originale sono stati trovati in civette e procioni nella Cina meridionale. A centinaia di chilometri dalle popolazioni di pipistrelli che ne erano la fonte originale”. Lo ha detto il coautore Michael Worobey, professore e direttore del Dipartimento di Ecologia e Biologia Evoluzionistica presso l’Università dell’Arizona. Per oltre due decenni la comunità scientifica ha concluso che il commercio di animali selvatici vivi fosse il modo in cui venivano coperte quelle centinaia di chilometri. I risultati quindi smentiscono le teorie secondo le quali il SARS-CoV-1 sarebbe emerso naturalmente e il SARS-CoV-2 sarebbe stato creato in laboratorio.
Per saperne di più:
- Consulta i dettagli dello studio su Cell.