L’Agenzia spaziale giapponese JAXA ha studiato a fondo il mostruoso buco nero al centro della galassia NGC 4151. Ecco cosa hanno scoperto.

A febbraio la missione XRISM guidata dal Giappone ha studiato il mostruoso buco nero al centro della galassia NGC 4151. “Lo strumento Resolve di XRISM ha catturato uno spettro dettagliato dell’area attorno al buco nero”, ha detto Brian Williams, scienziato del progetto NASA per la missione presso il Goddard Space Flight Center dell’agenzia a Greenbelt, nel Maryland. “I picchi e i cali sono come impronte digitali chimiche che possono dirci quali elementi sono presenti e rivelare indizi sul destino della materia mentre si avvicina al buco nero”. Ebbene, il team di scienziati ha rilevato tracce di ferro nella materia che si sta avvicinando al buco nero.

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I dettagli della scoperta

Credit: NASA

NGC 4151 è una galassia a spirale distante circa 43 milioni di anni luce: il buco nero supermassiccio al suo centro contiene più di 20 milioni di volte la massa del Sole. È una galassia è attiva: significa che il suo centro è insolitamente luminoso e variabile. Il gas e la polvere che vorticano verso il buco nero formano un disco di accrescimento attorno ad esso e si riscaldano attraverso le forze gravitazionali e di attrito, creando questa variabilità. Parte della materia sull’orlo del buco nero forma due getti di particelle che esplodono da ciascun lato del disco quasi alla velocità della luce. Una nuvola gonfia di materiale a forma di ciambella circonda il disco di accrescimento.

La scoperta del ferro

Lo spettro di NGC 4151 rivela un picco di emissioni di ferro. Gli astronomi ritengono che gran parte della potenza delle galassie attive provenga dai raggi X originati nelle regioni calde vicine al buco nero. I raggi X che rimbalzano sul gas più freddo nel disco provocano la fluorescenza del ferro, producendo un picco di raggi X. Ciò consente agli astronomi di dipingere un quadro migliore sia del disco che delle regioni molto più vicine al buco nero. Il ferro è solo uno degli elementi che XRISM può rilevare. Il telescopio può anche individuare zolfo, calcio, argon. Ciascuno racconta agli astrofisici qualcosa di diverso sui fenomeni cosmici a raggi X.

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