I ricercatori della Freie Universität Berlin hanno trovato fosforo nell’oceano sotterraneo della luna di Saturno Encelado. I dettagli

La ricerca di vita extraterrestre nel nostro sistema solare ha appena compiuto un enorme balzo in avanti. Un team di ricercatori guidato dal professor Frank Postberg, uno scienziato planetario della Freie Universität di Berlino, ha scoperto nuove prove circa la presenza nell’oceano sotterraneo della luna ghiacciata di Saturno, Encelado, di un elemento fondamentale per la vita. Il team di ricerca internazionale ha utilizzato i dati della missione spaziale Cassini per rilevare il fosforo sotto forma di fosfati nelle particelle di ghiaccio, originate dall’oceano globale coperto di ghiaccio della luna, che erano state espulse nello spazio dal pennacchio crio-vulcanico della luna. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature oggi mercoledì 14 giugno 2023. Qui approfondimento sulla sonda Cassini.

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Encelado
Encelado. Credit: NASA

Fosforo essenziale per la vita

Il fosforo sotto forma di fosfati è vitale per tutta la vita sulla Terra. È essenziale per la creazione di DNA e RNA, membrane cellulari e ATP (il vettore energetico universale nelle cellule), per esempio. La vita come la conosciamo semplicemente non esisterebbe senza i fosfati. Alcuni anni fa la navicella spaziale Cassini-Huygens, operativa nell’orbita di Saturno tra il 2004 e il 2017, ha scoperto l’oceano di acqua liquida sotto la superficie di Encelado e ha analizzato campioni in un pennacchio di granelli di ghiaccio e gas che eruttano nello spazio dalle fessure la crosta ghiacciata della luna. In studi precedenti, Gli scienziati avevano già determinato che Encelado ospita un “oceano di soda” (ricco di carbonati disciolti) e contiene una vasta varietà di composti organici reattivi e talvolta complessi. Hanno anche trovato indicazioni di ambienti idrotermali sul fondo marino. Ora sono state scoperte tracce inconfondibili di fosfati nei dati. Ciò che è cruciale per la biodisponibilità è che i fosfati non sono intrappolati nei minerali rocciosi ma disciolti nell’oceano come sale. È stato determinato che le concentrazioni di fosfato erano almeno da 100 a 1.000 volte superiori a quelle degli oceani terrestri. Per studiare come Encelado potesse mantenere concentrazioni così elevate di fosfati nel suo oceano, sono stati condotti esperimenti di laboratorio in collaborazione con un team di ricercatori con sede in Giappone. Ulteriori studi approfondiranno la scoperta.

Fonte: Freie Universität di Berlino