Un vulcano enorme è stato scoperto su Marte: raggiunge i 9 chilometri di altitudine e si estende per 450 chilometri

Gli scienziati hanno annunziato la scoperta di un vulcano gigante e di un possibile strato di ghiaccio sepolto nella parte orientale di Marte vicino all’equatore del pianeta. Ripreso ripetutamente dalle navicelle spaziali in orbita attorno a Marte fin dal Mariner 9 nel 1971, ma profondamente eroso, il gigantesco vulcano era “rimasto nascosto” per decenni in una delle regioni più iconiche di Marte, al confine tra il Noctis Labyrinthus e la Valles Marineris.

Posizione e caratteristiche

Vulcano Marte
Credit: Background image: NASA/USGS Mars globe. Geologic interpretation and annotations by Pascal Lee and Sourabh Shubham 2024

Designata provvisoriamente “Noctis vulcano” in attesa di un nome ufficiale, la struttura è centrata a 7° 35′ S, 93° 55′ O. Raggiunge circa 9 chilometri di altitudine e si estende per 450 chilometri di larghezza. Le dimensioni gigantesche del vulcano e la complessa storia delle modifiche indicano che è attivo molto tempo. Nella sua parte sud-orientale si trova un sottile e recente deposito vulcanico sotto il quale è probabile che sia ancora presente un ghiacciaio. Questa combinazione di vulcano gigante e possibile scoperta di ghiaccio glaciale è significativa, poiché indica una nuova entusiasmante posizione per studiare l’evoluzione geologica di Marte nel tempo, cercare la vita ed esplorare con robot e umani in futuro.

Tanti indizi per la scoperta del vulcano su Marte

Vulcano Marte
Credit: Background image: NASA Mars Global Surveyor (MGS) Mars Orbiter Laser Altimeter (MOLA) digital elevation model. Geologic interpretation & annotations by Pascal Lee and Sourabh Shubham 2024)

Diversi indizi, presi insieme, rivelano la natura vulcanica del miscuglio di altipiani e canyon stratificati in questa parte orientale di Noctis Labyrinthus su Marte. L’area sommitale centrale è caratterizzata da diverse mesa elevate che formano un arco, raggiungendo un massimo regionale e digradando verso il basso lontano dall’area sommitale. I dolci pendii esterni si estendono per 225 chilometri in diverse direzioni. Un residuo di caldera, i resti di un cratere vulcanico crollato che un tempo ospitava un lago di lava, può essere visto vicino al centro della struttura. Colate laviche, depositi piroclastici (costituiti da materiali particolati vulcanici come ceneri, ceneri, pomice e tefra) e depositi minerali idrati si verificano in diverse aree all’interno del perimetro della struttura. Oltre al vulcano, lo studio riporta la scoperta di una vasta area di 5000 chilometri quadrati di depositi vulcanici all’interno del perimetro del vulcano che presenta un gran numero di tumuli bassi, arrotondati e allungati, simili a vesciche.

Domande ancora senza risposte

Vulcano Marte
Credit: Background images: NASA Mars Reconnaissance Orbiter (MRO) Context Camera (CTX) mosaic and Mars Global Surveyor (MGS) Mars Orbiter Laser Altimeter (MOLA) digital elevation model. Geologic interpretation & annotations by Pascal Lee & Sourabh Shubham 2024

Ma gran parte del vulcano gigante appena scoperto rimane un mistero. Anche se è chiaro che ha cominciato a formarsi all’inizio della storia di Marte, non si sa quanto esattamente. Allo stesso modo, sebbene abbia subito eruzioni anche in tempi moderni, non è noto se sia ancora vulcanicamente attivo e possa eruttare nuovamente. E se è stato attivo per molto tempo, la combinazione di calore prolungato e acqua ghiacciata potrebbe aver consentito al sito di ospitare la vita? Mentre i misteri che circondano il vulcano Noctis continuano a sconcertare gli scienziati, il sito sta già emergendo come un nuovo entusiasmante luogo per studiare l’evoluzione geologica di Marte, cercare la vita e pianificare la futura esplorazione robotica e umana. 

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