Per alcuni minuti, i passeggeri della Blue Origin di Jeff Bezos hanno sperimentato la microgravità, fluttuando a oltre 100 chilometri di altezza.
Si è concluso con successo l’ultimo volo suborbitale del veicolo New Shepard di Blue Origin, che ha portato sei turisti a vivere un’esperienza unica al confine tra atmosfera e spazio. Per alcuni minuti, i passeggeri hanno sperimentato la microgravità, fluttuando a oltre 100 chilometri di altezza.
La missione, denominata NS-26, rappresenta la 26esima del programma New Shepard e l’ottava con equipaggio. Il lancio è avvenuto dalla base della compagnia in Texas poco dopo le 15:00 (ora italiana). Il razzo ha raggiunto la linea di Karman, una quota di 100 chilometri considerata convenzionalmente il confine tra l’atmosfera terrestre e lo spazio. Dopo circa sette minuti, il booster del razzo è rientrato atterrando con successo, seguito tre minuti più tardi dalla capsula con l’equipaggio, che ha completato la sua discesa grazie ai paracadute.
Chi sono i sei turisti nello spazio di Blue Origin
I protagonisti di questa nuova avventura spaziale sono stati quattro uomini e due donne: la filantropa e imprenditrice Nicolina Elrick, il biologo e professore universitario Rob Ferl, l’imprenditore ucraino Eugene Grin, il cardiologo Eiman Jahangir, la studentessa di astronomia Karsen Kitchen e l’imprenditore israelo-americano Ephraim Rabin.
Nuovo record stabilito durante il volo nello spazio
Durante il volo, Karsen Kitchen è diventata la donna più giovane a superare la linea di Karman, stabilendo un nuovo record. Rob Ferl, invece, ha segnato un altro primato, diventando il primo ricercatore finanziato dalla NASA a condurre un esperimento a bordo di un volo suborbitale commerciale. Il suo esperimento è finalizzato a studiare come i geni delle piante reagiscono alle variazioni di gravità, contribuendo così alla comprensione degli effetti della microgravità sul regno vegetale.
Il programma New Shepard
Il successo di questa missione sottolinea l’avanzamento continuo dei voli spaziali commerciali e l’espansione delle opportunità di ricerca scientifica nello spazio. Blue Origin, con il programma New Shepard, continua a consolidarsi come uno dei principali attori nel panorama dell’esplorazione spaziale privata.