Il sito di Stonehenge potrebbe aver “unificato” l’antica Gran Bretagna. Tutti i dettagli in uno studio inglese
Secondo una nuova ricerca, Stonehenge potrebbe essere stato costruito per unire i popoli dell’antica Britannia. La scoperta è avvenuta dopo che alcune prove hanno dimostrato che una delle pietre è arrivata nella piana di Salisbury (dove si trovano attualmente i monoliti) da una zona molto lontana, come il nord-est della Scozia. L’autore principale della ricerca, il professor Mike Parker Pearson dell’UCL Institute of Archaeology, ha spiegato che la provenienza delle pietre da diverse parti del Paese lo rende “un caso unico tra gli oltre 900 circoli di pietre della Gran Bretagna”. Pubblicato su Archaeology International, lo studio sottolinea anche che le 43 pietre azzurre di Stonehenge provengono da un sito distante 225 km, nel Galles.
Da dove arrivano le pietre di Stonehenge
Il professor Parker Pearson ha spiegato: “Sappiamo da tempo che quasi la metà delle persone sepolte a Stonehenge avevano vissuto in un posto diverso dalla piana di Salisbury. Le somiglianze nell’architettura e nella cultura materiale tra l’area di Stonehenge e la Scozia settentrionale hanno molto senso”. All’inizio di quest’anno vi avevamo raccontato che la pietra dell’altare da sei tonnellate è originaria della Scozia, probabilmente arrivata lì intorno al 2500 a.C., epoca in cui Stonehenge fu ristrutturata rispetto alla sua forma originale.

Il legame tra il Nord e il Sud della Gran Bretagna
Le sue dimensioni e la sua collocazione sono simili alle grandi pietre orizzontali presenti nei circoli di pietre della Scozia nord-orientale, dove ha avuto origine. Questo tipo di cerchi si trovano solo in quella parte della Scozia. I ricercatori ritengono che tra le due aree possano esserci stati stretti legami. Si ritiene che le pietre azzurre gallesi siano arrivate per la prima costruzione di Stonehenge. Per la seconda, però, ci furono maggiori contatti tra Gran Bretagna ed il resto d’Europa. Ci sono molte teorie che riguardano Stonehenge: un tempio religioso, un antico osservatorio e un calendario solare, e questa nuova ricerca aggiunge un aspetto quasi “politico” alla questione.
Per saperne di più:
- Leggi i dettagli dello studio sul sito dell’UCL Institute of Archaeology