In queste ore non si fa che parlare del caso dell’aereo di Singapore, ecco cosa sono le turbolenze e quando sono pericolose.

Le turbolenze aeree sono tornate sotto i riflettori dopo il tragico fatto di cronaca avvenuto martedì mattina su un volo da Londra a Singapore, in cui un passeggero ha perso la vita. Questo evento, accaduto su un volo di linea della Singapore Airlines, ha sollevato interrogativi sulla natura e i pericoli delle turbolenze aeree. Il National Weather Service (NWS), l’agenzia meteorologica del governo federale degli Stati Uniti, definisce le turbolenze come “uno dei fenomeni atmosferici più imprevedibili per i piloti”. Sono causate da movimenti irregolari dell’aria dovuti alle correnti e possono variare da piccoli sobbalzi a eventi così gravi da far perdere il controllo dell’aereo o causare danni strutturali. Le turbolenze sono spesso associate a variazioni del vento o temporali, causando beccheggi e rollio.

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Classificazione delle turbolenze

Il NWS classifica le turbolenze in quattro categorie principali: leggera, moderata, grave ed estrema, basandosi sull’intensità e sulla stabilità dell’aria:

  • Leggera: Provoca lievi variazioni di altitudine o assetto, con piccoli sobbalzi. I passeggeri possono avvertire una leggera tensione sulle cinture di sicurezza.
  • Moderata: Simile alla turbolenza leggera ma più intensa. Gli occupanti sentono una forte tensione sulle cinture e gli oggetti non fissati possono muoversi.
  • Grave: Provoca bruschi cambiamenti di altitudine o assetto e significative variazioni di velocità. L’aereo può essere fuori controllo per brevi periodi, con passeggeri spinti violentemente contro le cinture.
  • Estrema: L’aereo viene sballottato violentemente e può diventare incontrollabile, con potenziali danni strutturali.

Cause delle turbolenze

L’Enav (Ente Nazionale Assistenza al Volo) identifica quattro principali cause di turbolenza:

  1. Meccanica: Causata da ostacoli come edifici o colline vicino all’aerodromo, che generano vortici sottovento.
  2. Termale (Convettiva): Generata dai temporali, con forti correnti verticali.
  3. In aria chiara (CAT): Provocata dall’energia del flusso dell’aria, avviene prevalentemente in quota (circa 6 km) in assenza di nubi. Fenomeni associati includono la corrente a getto, la tropopausa, saccature e depressioni in quota, e onde di montagna.
  4. Di scia: Non meteorologica, ma gli effetti sui velivoli sono simili alle turbolenze causate da fenomeni atmosferici.

Quando le turbolenze sono più pericolose

Le turbolenze possono essere particolarmente pericolose quando associate ai temporali, poiché le forti correnti verticali possono spostare un aeromobile verso l’alto o il basso di 600-1800 metri. La massima turbolenza si verifica di solito vicino al livello medio della tempesta, tra 3.500 e 6.000 metri, ed è più grave nelle nubi a maggiore sviluppo verticale. Le raffiche possono essere abbastanza forti da far fermare un aereo che vola a velocità di manovra o da paralizzarlo alla velocità di crociera prevista.

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