Venere potrebbe essere un luogo più mite di quanto si aspettassero gli scienziati.

In un recente studio, gli scienziati della CU Boulder si sono lanciati in un dibattito che ha radici profonde nella storia del sistema solare: su Venere ci sono i fulmini? I risultati della ricerca suggeriscono di no. Se atterrassi su questo pianeta, insomma, probabilmente non vedresti fulmini scaturire dalle spesse e acide nubi del pianeta, o, almeno, non così spesso come potresti immaginare.

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No, su Venere non ci sono i fulmini

“Il dibattito sui fulmini di Venere va avanti da quasi 40 anni”, ha detto Harriet George, autrice principale del nuovo studio. “Speriamo che, con i nuovi dati, possiamo aiutare a riconciliare questo dibattito”.

La ricerca approfondisce uno dei pianeti più misteriosi e inospitali del sistema solare. Venere ha all’incirca le stesse dimensioni della Terra, ma la sua atmosfera densa e ricca di anidride carbonica ha portato ad un effetto serra fuori controllo. Chiunque si trovi a terra si troverebbe ad affrontare temperature roventi e pressioni atmosferiche schiaccianti. Nessun veicolo spaziale è mai sopravvissuto per più di qualche ora sulla superficie di Venere.

La scoperta della Parker Solar Probe

Per esplorare questo mondo infernale, gli scienziati si sono serviti di uno strumento scientifico che non era affatto progettato per studiare Venere: la Parker Solar Probe della NASA, lanciata nel 2018 come parte di una missione di sette anni per osservare da vicino il Sole.

A febbraio del 2021, la navicella spaziale ha sorvolato il pianeta, i suoi strumenti hanno rilevato dozzine di quelle che gli scienziati chiamano “onde sibilanti”: impulsi di energia che, almeno sulla Terra, possono essere innescate da fulmini. I dati del team hanno mostrato che le onde sibilanti di Venere potrebbero in realtà non avere origine dai fulmini, piuttosto da disturbi nei deboli campi magnetici che avvolgono il pianeta.

Riferimenti: Università del Colorado