Cos’è e come funziona l’astrolabio, uno strumento astronomico in grado di utilizzare le stelle come riferimento per la navigazione.

Un astrolabio ha due scopi. Sono utili come strumento astronomico, soprattutto per la latitudine quando si naviga in mare e, in secondo luogo, sono opere d’arte. Stiamo addirittura assistendo a una rinascita di popolarità fra i collezionisti. Tra i tanti usi, hanno la capacità di rivelare l’anno in cui sono stati realizzati tramite i modelli delle stelle a cui fanno riferimento.

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Cos’è e come funziona l’astrolabio

Astrolabio di Jean Fusoris, realizzato a Parigi, 1400. (Sage Ross/Wikimedia commons/CC BY-SA 3.0)

Emmanuel Davoust è un astronomo professionista presso l’Osservatorio di Tolosa, in Francia. È anche una specie di storico. In un articolo pubblicato su arXiv, ha provato a datare un astrolabio situato nel Musee des Arts di Tolosa. Costruire un astrolabio è un complicato e richiede la fabbricazione di diverse parti, a partire da una proiezione della sfera celeste, e a un disco che permette di determinare l’altezza (espressa in gradi) di una stella sull’orizzonte. Ma la cosa più importante è che gli astrolabi hanno “puntatori” che, se posizionati contro il cielo, rappresenterebbero la posizione di un particolare insieme di stelle. L’astrolabio studiato dal dottor Davoust ne ha 34.

Come è stato datato

Nonostante sembrino ferme nel cielo notturno, le stelle si muovono continuamente. Quel movimento lento è ciò che il dottor Davoust ha usato per datare l’astrolabio. Poiché all’astrolabio mancava un’evidente traccia della manifattura dei frati domenicani che lo realizzarono, e nessuna delle stelle alla fine delle lancette aveva un nome, era giunto il momento di coinvolgere la tecnologia moderna.

L’equinozio del 1550

Il dottor Davoust ha cercato di determinare le coordinate di ciascuno dei 34 puntatori. Ha quindi confrontato un catalogo stellare che mostrava la posizione di tutte le stelle di riferimento utilizzate su altri astrolabi latini conosciuti e ha cercato di trovare lo schema più vicino a quello che stava studiando. Ha scoperto che l’equinozio dell’anno 1550 era il più vicino ad avere stelle di riferimento vicine all’estremità delle lancette dell’astrolabio di Tolosa. Non era allineato in modo molto preciso, ma probabilmente era abbastanza vicino da essere utile ai frati per i quali era stato inizialmente progettato.

Riferimenti: Science Alert