Ecco tutto quello che c’è da sapere sul meridiano di Greenwich: storia, significato e utilizzo scientifico.

Il Meridiano di Greenwich è una linea immaginaria che ci aiuta a scandire il tempo sul pianeta Terra. Conosciuto anche come il “meridiano zero”, questo punto di riferimento geografico gioca un ruolo cruciale nella navigazione, nella misurazione del tempo e per la geolocalizzazione. In questo articolo, esploreremo la storia, il significato e l’impatto scientifico del Meridiano di Greenwich.

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Differenza fra latitudine e longitudine

Il meridiano di Greenwich

La latitudine e la longitudine sono due coordinate geografiche utilizzate per specificare la posizione di un punto sulla superficie terrestre. La latitudine misura la distanza di un punto rispetto all’equatore, che è la linea immaginaria che circonda la Terra a metà strada tra i poli nord e sud. La latitudine è espressa in gradi e varia da 0° all’equatore a 90° nord al polo nord e a 90° sud al polo sud. Le coordinate latitudinali sud sono indicate con un segno negativo. Ad esempio, la città di New York si trova a circa 40° di latitudine nord.

La longitudine, d’altra parte, misura la distanza di un punto rispetto al meridiano di Greenwich, che è la linea di riferimento che passa appunto attraverso Greenwich, in Inghilterra. La longitudine è espressa in gradi e varia da 0° fino a 180° a est e a ovest da esso. Le coordinate longitudinali a est sono indicate con un valore positivo, mentre quelle a ovest sono indicate con un valore negativo.

Storia del Meridiano di Greenwich

La storia del Meridiano di Greenwich inizia nel 1675, quando il Re Carlo II d’Inghilterra incaricò l’astronomo reale Sir Christopher Wren e il suo assistente Sir Robert Hooke di risolvere il problema della longitudine in navigazione. John Flamsteed, il primo astronomo reale, fu incaricato di stabilire un osservatorio a Greenwich (Londra) per monitorare il movimento dei corpi celesti. Nel 1714, il governo britannico istituì il premio Longitude Act, offrendo una ricompensa considerevole per chi potesse risolvere il problema della determinazione della longitudine in mare.

Nel corso degli anni, numerosi scienziati lavorarono per risolvere questo problema, ma fu l’orologiaio inglese John Harrison a realizzare un cronometro affidabile, consentendo la misurazione precisa del tempo in mare e la determinazione della longitudine. Nel 1884, durante una conferenza internazionale a Washington, DC, fu deciso che il Meridiano di Greenwich sarebbe stato il punto di riferimento globale per la misurazione del tempo e della longitudine.

Significato del Meridiano di Greenwich

Il meridiano di Greenwich al Royal Observatory di Londra

Divide il globo terrestre in due emisferi, l’emisfero orientale e l’emisfero occidentale. È posizionato a 0 gradi di longitudine, e da questo punto iniziano a essere misurate tutte le altre longitudini. Questo meridiano è di fondamentale importanza per la navigazione marittima, l’aviazione e, in generale, per la definizione dei fusi orari del nostro pianeta.

Inoltre, il Meridiano di Greenwich è associato al Tempo Medio di Greenwich (GMT), che è stato il riferimento per il tempo standard internazionale fino all’introduzione del Tempo Coordinato Universale (UTC) nel 1960. Il GMT è ancora comunemente usato come riferimento per la navigazione e per indicare l’orario di Greenwich.

Impatto scientifico

L’adozione del Meridiano di Greenwich come punto di riferimento globale ha avuto un impatto significativo sulla navigazione e sulla comunicazione in tutto il mondo. Prima della sua adozione, ogni località utilizzava il proprio meridiano come riferimento, causando confusione e difficoltà nella navigazione internazionale.

Oggi, il Meridiano di Greenwich è fondamentale per l’aviazione e la navigazione marittima, garantendo una standardizzazione globale e facilitando gli spostamenti internazionali. Inoltre, ha un ruolo chiave nella definizione dei fusi orari, permettendo di coordinare le attività in tutto il mondo in base al tempo locale.

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