Parliamo della nebulosa Bug sita a 3400 anni luce dalla Terra, una vera e propria ‘farfalla cosmica’ catturata da Hubble

Questa meraviglia cosmica catturata da Hubble è la Nebulosa Bug (NGC 6302 o C 69), una nebulosa planetaria bipolare distante dalla Terra 3400 anni luce ed ha un’estensione di ben 3 anni luce. E’ collocata nella costellazione dello Scorpione e come potete immaginare è una delle nebulose di questa classe più interessanti e complesse conosciute.

Caratteristiche della nebulosa

Una nebulosa planetaria è una nebulosa ad emissione costituita da un involucro incandescente di gas ionizzato. Quest’ultimo è in espansione e viene espulso durante la fase finale della vita di alcune stelle. NGC 6302 possiede due ‘lobi’ primari (l’immagine di Hubble rende bene l’idea) e proprio per questo è catalogata come bipolare dando l’idea di che morfologia complessa abbia. La velocità del flusso del lobo orientato a nord-ovest è stata stimata essere pari a 263 km/s; al suo punto più estremo la velocità supera invece i 600 km/s. Studi ed osservazioni hanno constatato che la sua stella centrale è uno degli oggetti più caldi conosciuti della Via Lattea: raggiunge una temperature superficiale di 200.000° K circa e questo porta a pensare che la stella progenitrice doveva essere molto grande. Alla fine la nebulosa svanirà e lascerà dietro di sé solo un piccolo cadavere stellare, una nana bianca. Il nostro Sole potrebbe avere un destino simile una volta esaurito il carburante tra circa 5 miliardi di anni.

Bug Nebulosa, farfalla spaziale hubble
Bug Nebula.
Credit: NASA, ESA, and the Hubble SM4 ERO Team

Informazioni per un’ottima osservazione della nebulosa

La Nebulosa Farfalla è la nebulosa più alta e meglio visibile dell’emisfero sud durante l’inverno. Dall’emisfero nord, la sua stagione migliore è l’estate, anche se per la maggior parte degli osservatori apparirà piuttosto bassa sopra l’orizzonte. Con una magnitudine di 9,5 la nebulosa è visibile anche solo con un binocolo sotto cieli bui, chiaramente un telescopio fornirà una vista migliore. Nell’immagine di Hubble, i filtri che isolano le emissioni di ossigeno, elio, idrogeno, azoto e zolfo dalla nebulosa planetaria sono stati utilizzati per creare un’immagine a colori composita.

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