Immagini mai viste prima: il telescopio spaziale Euclid dell’ESA ha ripreso l’Universo come mai prima d’ora, guardale

Il telescopio spaziale Euclid dell’ESA, il nostro detective dell’Universo oscuro, ha un compito difficile: indagare su come la materia oscura e l’energia oscura abbiano conferito al nostro Universo l’aspetto che ha oggi. Il 95% del cosmo sembra essere costituito da queste misteriose entità “oscure”. Ma non riusciamo a comprendere di cosa siano fatte perché la loro presenza determina cambiamenti impercettibili nell’aspetto e nei movimenti degli oggetti che possiamo vedere. Per rivelare l’influenza “oscura” sull’Universo visibile, nei prossimi sei anni Euclid osserverà le forme, le distanze e i movimenti di miliardi di galassie fino a 10 miliardi di anni luce di distanza. In questo modo, realizzerà la più estesa mappa cosmica tridimensionale mai creata. Ciò che rende speciale la visione del cosmo di Euclid è la sua capacità di creare un’immagine visibile e infrarossa straordinariamente nitida di un’enorme porzione di cielo in una sola sessione.

Advertisement
Banner Plus

Una giornata storica

Oggi, la missione spaziale Euclid dell’ESA ha rilasciato cinque nuove viste senza precedenti dell’Universo. Le immagini mai viste prima dimostrano la capacità di Euclid di svelare i segreti del cosmo e consentono agli scienziati di dare la caccia ai pianeti solitari, utilizzare galassie con lenti per studiare la misteriosa materia oscura ed esplorare l’evoluzione dell’Universo. Le nuove immagini, che hanno richiesto appena 24 ore di osservazioni, meno dello 0,1% del tempo totale dedicato all’obiettivo principale della missione, sono accompagnate dalla pubblicazione di dieci articoli sui primi dati scientifici prodotti dalla missione e da cinque articoli che descrivono la missione, gli strumenti e le performance basate sui primi dati in volo.

Messier 78, Euclid
Messier 78. Credit: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi
Abell 2390
Abell 2390. Credit: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi

Le immagini ottenute da Euclid coprono vaste porzioni di cielo e permettono di osservare l’universo lontano con una risoluzione molto migliore di quella dei telescopi terrestri, utilizzando sia la luce visibile, sia quella infrarossa. E, sebbene siano straordinarie già solo visivamente, queste immagini sono molto più di semplici belle ‘istantanee’: grazie alle nuove e uniche capacità di osservazione di Euclid, infatti, esse rivelano anche moltissime informazioni sul cosmo. Per esempio, è stato possibile studiare i meccanismi di formazione ed evoluzione di stelle e galassie, nonché identificare oggetti mai visti prima, come pianeti neonati vaganti nella nostra galassia e galassie nane alla periferia di un ammasso di galassie. Due studi guidati dall’INAF hanno svelato i dettagli inediti di un ammasso stellare nella Via Lattea e di alcune galassie vicine alla nostra. Inoltre, lo strumento NISP a bordo di Euclid, sensibile alla luce infrarossa, ha permesso di rivelare nuove galassie che si sono formate nelle fasi primordiali dell’universo, circa 13 miliardi di anni fa, dimostrando che è possibile osservare e studiare questa categoria di oggetti astrofisici, scoperti solo poche decine di anni fa e ancora così misteriosi.

NGC 6744
NGC 6744. Credit: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi
Abelli 2764
Abell 2764. Credit: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi
Gruppo di galassie del Dorado
Gruppo di galassie del Dorado. Credit: ESA/Euclid/Euclid Consortium/NASA, image processing by J.-C. Cuillandre (CEA Paris-Saclay), G. Anselmi

Fonti: comunicato stampa ASI, ESA