L’autore della bellissima ripresa è l’astrofilo Alberto Vacca: ecco il video della Soyuz in avvicinamento alla ISS

La ISS, l’avamposto umano nello spazio permanentemente abitato, è ben visibile nei cieli d’Italia in queste notti come una brillante “stella” che si sposta nel cielo. È emozionante pensare che lassù, mentre noi la guardiamo attraversare il cielo, vivono e lavorano persone che godono di uno dei panorami più mozzafiato possibili: vedere la Terra dallo spazio! Chiunque di noi può osservare la ISS, sia a occhio nudo che con il binocolo, basta seguire le guide che puntualmente pubblichiamo in pagina quando la stazione spaziale è visibile in cielo. Ma che succede se qualcuno intendesse puntare la ISS al telescopio? L’impresa è ardua: muovendosi molto velocemente, è estremamente difficile tenere il satellite centrato nel campo del telescopio e soltanto certe montature hanno velocità di inseguimento tali da poter stare al passo della ISS.

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La ripresa

Alberto Vacca, amico astrofilo di Parma, l’altra sera (15/09/2023) ha tentato il colpaccio: ha puntato il suo telescopio sulla ISS e ha effettuato una ripresa con un Maksutov-Cassegrain della Celestron, il Nexstar 127 SLT, e camera Asi 120mc-s. Ricordate, vero, che giusto lo stesso giorno era partita anche la capsula Soyuz alla volta della ISS? Ebbene, Alberto ha agganciato il momento magico! Nel suo filmato si vede distintamente la capsula Soyuz in avvicinamento alla ISS, quasi pronta all’attracco!

Queste le parole di Alberto:

Ieri sera (15/09/2023) c’è stata la giusta combinazione di eventi per poter effettuare questa ripresa: le condizioni atmosferiche erano buone, il passaggio della ISS era particolarmente favorevole per l’Italia e
un veicolo Soyuz con a bordo tre astronauti stava per attraccare alla Stazione Spaziale. La ripresa, effettuata con telescopio Nexstar 127 SLT e camera ASI 120mc-s è iniziata alle 20.48: il video pubblicato condensa, a velocità 10x, i 3 minuti centrali del passaggio del satellite. La cosa che mi ha emozionato di più è stato il poter fotografare la capsula, larga meno di 3 metri, che si trovava a oltre 400 chilometri di distanza e che si muove a una velocità di circa 30.000 km/h rispetto al suolo! Per inseguire la ISS ho usato un software per PC scritto da me che, collegandosi al telescopio via ASCOM comanda la montatura inviando gli opportuni comandi di movimento, per mantenere la Stazione Spaziale sempre ben centrata nonostante la sua grande velocità in cielo. L’idea del programma è nata quasi un anno fa dal desiderio di effettuare foto e soprattutto riprese come questa, nelle quali si osserva la stazione spaziale mentre si avvicina e cambia angolazione: l’idea finalmente si è realizzata e prossimamente spero di riuscire a rendere disponibile il programma agli astrofili che vorranno cimentarsi in una ripresa di questo tipo
“.

Nell’immagine qui sotto Alberto ha indicato i nomi dei principali veicoli Progress e Soyuz attraccati alla ISS, mentre il punto luminoso è la Soyuz MS-24 in avvicinamento.

Soyuz
Credit: Alberto Vacca

Movimento più prospettico che fisico

Va detto che il movimento della Soyuz che vediamo nel video rispetto alla Stazione Spaziale è più prospettico che fisico: la capsula, infatti, si muove a velocità molto basse (rispetto alla ISS) quando si trova in prossimità della Stazione ed è pronta al docking: infatti, nei 3 minuti di ripresa di Alberto, la capsula ha fisicamente percorso poche decine di metri verso la ISS: lo spostamento che vediamo è dato soprattutto dalla ISS che cambia posizione mentre attraversa il cielo. Caro Alberto, lavoro straordinario! Non solo per la ripresa eccezionale ma anche per la scrittura del software di inseguimento della Stazione Spaziale! Ne vogliamo sicuramente una copia!

Questo è il commento di Roberto Paradiso di “Le storie di Kosmonautika“:

“Ricordiamo che la Sojuz MS-24 ha attraccato, dopo appena 3h e e 12m di volo dal lancio avvenuto il 15 settembre 2023 alle ore 17.44 italiane, al potrellone Nadir del modulo Rassvet della sezione russa della ISS. Per convenzione si indica come Zenith il portellone di attracco situato nel lato verso lo spazio esterno, mentre il Nadir è quello orientato verso la Terra. Questo particolare orientamento ha consentito al nostro amico Alberto Vacca di riprendere queste spettacolari immagini”.

Vivissime congratulazioni per l’impresa dal team di Passione Astronomia!

Articolo a cura di Marco Bastoni