Un nuovo studio rivela che ci sarebbero molte più possibilità di scoprire vita su Marte rispetto a quanto ci si aspettasse in precedenza.

Quando i primi campioni di roccia marziana torneranno sulla Terra, gli scienziati avranno la possibilità di cercare tracce di vita microbica. Secondo un nuovo studio, infatti, la vita potrebbe ancora essere dormiente e sepolta sotto la superficie di Marte. Un batterio potrebbe addirittura sopravvivere sottoterra per un tempo di ben 280 milioni di anni.

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Marte. Credit: AlexAntropov86 (Pixabay)

La lunga vita dei batteri sul pianeta rosso

Secondo un nuovo studio unico nel suo genere, i ricercatori Brian Hoffman e Ajay Sharma dell’Università del Northwest sostengono che questo tipo di batteri potrebbe sopravvivere più a lungo di quanto si pensasse in precedenza. Anche perché, se fossero sepolti, i batteri si sarebbero riparati dalle radiazioni e dalle particelle solari che colpiscono Marte quotidianamente.

Queste ricerche rafforzano la possibilità che, se la vita si fosse evoluta su Marte, le sue tracce biologiche potrebbero nascondersi sotto le rocce. Le future missioni, tra cui la ExoMars e la Mars Life Explorer, prevedono il trasporto di trivelle sul pianeta rosso per estrarre materiale due metri sotto la superficie. Non c’è dubbio che serviranno ulteriori studi e approfondimenti, ma se c’è un luogo dove cercare vita su Marte, sono senz’altro le sue rocce. Continuate a seguirci su Passione Astronomia per restare aggiornati sull’argomento.

Riferimenti: Università del Northwest

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