Dei due trilioni di galassie presenti molte sono ormai irragiungibili e questo peggiorerà man mano che l’universo si espanderà.

Come molti di noi sappiamo, l’Universo non è statico. Infatti dovrebbero esistere circa 2 trilioni di galassie oltre alla nostra nel nostro Universo. Queste galassie però si stanno allontandando. Questo significa quindi che l’Universo si sta espandendo! Di queste galassie ormai solo il 6% sono “raggiungibili” dalla nostra e questo numero sarà inesorabilmente in diminuzione. Questo porterà ad un’inevitabile dissoluzione del nostro universo in galassie troppo lontane dal nostro gruppo locale (formato dalla galassia di Andromeda, la Via Lattea e altre circa 60 piccole galassie satelliti legate gravitazionalmente fra di loro) per poterci interagire.

L’universo osservabile. Credit: Pablo Carlos Budassi; Unmismoobjetivo/Wikimedia Commons

Espansione: dall’analisi alla teorizzazione

Esempio per visualizzare come l’Universo in espansione generi il “redshift” della luce
Esempio per visualizzare come l’Universo in espansione generi il “redshift” della luce. Credits: Dmitri Pogosyan

Questa “dissoluzione” si osserva grazie alla presenza dell’effetto “red shift cosmico”. Quando osserviamo una stella, la lunghezza d’onda (e quindi l’energia) che si riceve sulla terra dovrebbe essere uguale a quella emessa da una stella in condizioni normali. Nella realtà accade che, siccome l’universo è in espansione, l’allungamento dello spazio-tempo causa l’allungamento della lunghezza d’onda della radiazione osservata. La comparazione di questo shift ci permette quindi anche di capire se questa espansione sta decelerando, accelerando o rimanendo constante. E il risultato è che l’universo sta velocizzando la sua espansione.

Come mai c’è questa accelerazione? Noi siamo abituati a considerare l’Universo come un insieme di materia ed energia che interagisce nello spazio tempo con le regole che l’umanità sta studiando fino adesso. Si sa quindi che la sua espansione è inziata dal big bang. Quello che si teorizzava era anche però che l’allontanamento delle galassie rallentasse ad un certo punto, e che poi tornassero a riavvicinarsi per effetto dell’interazione gravitazionale. Invece accade l’opposto: le galassie continuano ad allontanarsi con velocità sempre maggiore. Questo è dovuto alla presenza di un energia tutt’ora non ben conosciuta, chiamata energia oscura. Essa è stata considerata come una costante cosmologica. In generale si è teorizzato che la composizione totale sia questa:

68% di energia oscura
27% di materia oscura,
4,9% di materia normale (protoni, neutroni ed elettroni),
0,1% neutrini e antineutrini,
circa lo 0,008% di fotoni

Questa energia quindi compensa l’attrazione gravitazionale, che attrare le galassie le une con le altre, e “spingerebbe” l’universo a questa continua espansione. Alla fine quindi accadrà che queste galassie non saranno più visibili con le strumentazioni umane, scomparendo totalmente dai radar.

Immagine di copertina Credit Dr Stuart McAlpine

Fonte: Big Think