Dei due trilioni di galassie presenti molte sono ormai irragiungibili e questo peggiorerà man mano che l’universo si espanderà.
Come molti di noi sappiamo, l’Universo non è statico. Infatti dovrebbero esistere circa 2 trilioni di galassie oltre alla nostra nel nostro Universo. Queste galassie però si stanno allontandando. Questo significa quindi che l’Universo si sta espandendo! Di queste galassie ormai solo il 6% sono “raggiungibili” dalla nostra e questo numero sarà inesorabilmente in diminuzione. Questo porterà ad un’inevitabile dissoluzione del nostro universo in galassie troppo lontane dal nostro gruppo locale (formato dalla galassia di Andromeda, la Via Lattea e altre circa 60 piccole galassie satelliti legate gravitazionalmente fra di loro) per poterci interagire.
![](https://www.passioneastronomia.it/wp-content/uploads/2022/03/https___blogs-images.forbes.com_startswithabang_files_2016_06_Observable_universe_logarithmic_illustration-1-1024x576.png)
Espansione: dall’analisi alla teorizzazione
![Esempio per visualizzare come l’Universo in espansione generi il “redshift” della luce](https://www.passioneastronomia.it/wp-content/uploads/2020/11/cosmological_redshift_example.jpg)
Questa “dissoluzione” si osserva grazie alla presenza dell’effetto “red shift cosmico”. Quando osserviamo una stella, la lunghezza d’onda (e quindi l’energia) che si riceve sulla terra dovrebbe essere uguale a quella emessa da una stella in condizioni normali. Nella realtà accade che, siccome l’universo è in espansione, l’allungamento dello spazio-tempo causa l’allungamento della lunghezza d’onda della radiazione osservata. La comparazione di questo shift ci permette quindi anche di capire se questa espansione sta decelerando, accelerando o rimanendo constante. E il risultato è che l’universo sta velocizzando la sua espansione.
Come mai c’è questa accelerazione? Noi siamo abituati a considerare l’Universo come un insieme di materia ed energia che interagisce nello spazio tempo con le regole che l’umanità sta studiando fino adesso. Si sa quindi che la sua espansione è inziata dal big bang. Quello che si teorizzava era anche però che l’allontanamento delle galassie rallentasse ad un certo punto, e che poi tornassero a riavvicinarsi per effetto dell’interazione gravitazionale. Invece accade l’opposto: le galassie continuano ad allontanarsi con velocità sempre maggiore. Questo è dovuto alla presenza di un energia tutt’ora non ben conosciuta, chiamata energia oscura. Essa è stata considerata come una costante cosmologica. In generale si è teorizzato che la composizione totale sia questa:
68% di energia oscura
27% di materia oscura,
4,9% di materia normale (protoni, neutroni ed elettroni),
0,1% neutrini e antineutrini,
circa lo 0,008% di fotoni
Questa energia quindi compensa l’attrazione gravitazionale, che attrare le galassie le une con le altre, e “spingerebbe” l’universo a questa continua espansione. Alla fine quindi accadrà che queste galassie non saranno più visibili con le strumentazioni umane, scomparendo totalmente dai radar.
Immagine di copertina Credit Dr Stuart McAlpine
Fonte: Big Think