I primi campioni di Marte proverranno dal cratere Jezero, dove il rover Perseverance ha esplorato un antico delta fluviale. Ecco come gli scienziati si stanno preparando a studiare da vicino le rocce marziane.
Come vi avevamo già preannunciato in un precedente articolo, è prevista una missione ad hoc per riportare alcuni campioni di rocce marziane sulla Terra. La missione si chiama Mars Sample Return e per la prima volta verranno trasportati frammenti e rocce di un altro pianeta sulla Terra. La prima fase della missione è già iniziata, con il rover Perseverance che ha raccolto 14 campioni rocciosi nei suoi 13 chilometri di “sgaloppate” su Marte. Ecco come si svolgerà la seconda parte.
Come verranno riportati i campioni di roccia marziana sulla Terra
NASA ed ESA hanno raggiunto uno storico accordo per creare un vero e proprio deposito su Marte dal quale raccogliere i campioni e poi riportarli sul nostro pianeta entro l’inizio del 2023. D’altronde l’Europa sta esplorando Marte mano a mano con la NASA. Il 19 ottobre scorso le due agenzie spaziali hanno approvato il piano per raccogliere tutti i campioni trovati dal rover in superficie, in una zona non molto lontana dal cratere Jezero.
Fino a quando non ci sarà questo primo deposito, però, Perseverance continuerà a raccogliere campioni di roccia e una parte li terrà con sé. Verranno trasferiti direttamente sul lander di recupero, quando inizierà l’ultima parte della missione. L’ESA fornirà assistenza robotica con il Sample Transfer Arm, un braccio robotico di due metri e mezzo che trasferirà i campioni di Marte su un razzo per il lancio da Marte alla Terra. Nel caso Perseverance non fosse in grado di portare i campioni verso il braccio robotico, due piccoli droni che arriveranno con il lander li prenderanno e li trasporteranno nel luogo scelto per la partenza del razzo.
Riferimenti: ESA
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