È una delle anomalie gravitazionali più misteriose, sulla Terra. Dopo anni di indagini gli scienziati hanno scoperto l’origine di questo buco gravitazionale nell’Oceano Indiano

L’accelerazione di gravità è una costante sulla Terra, ma il nostro pianeta non è una sfera uniforme. È ricoperto di grumi e protuberanze: un geoide. In profondità, sotto l’Oceano Indiano, quella forza di attrazione si indebolisce fino a un livello estremamente basso, lasciando quello che è considerato un enorme “buco” di gravità di circa tre milioni di chilometri quadrati all’incirca dove il fondo marino sprofonda in una gigantesca depressione.

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Anomalia gravitazionale

Si tratta di una delle anomalie gravitazionali più misteriose della Terra e la sua presenza è stata studiata a lungo. Indagini navali e misurazioni satellitari hanno rivelato che il livello del mare appena fuori dalla punta del subcontinente indiano si è abbassato a causa del “tiro alla fune” gravitazionale tra la depressione che si trova nell’Oceano Indiano e la geologia circostante. Che cosa abbia causato questo indebolimento non è mai stato chiaro. Ora due ricercatori dell’Indian Institute of Science pensano di avere una risposta. “Tutti questi studi hanno esaminato l’anomalia attuale e non si sono preoccupati di come questa depressione sia nata”, affermano gli scienziati della ricerca.

Buco gravitazionale Oceano Indiano
Credit: International Centre for Global Earth Models (ICGEM) – http://icgem.gfz-potsdam.de/vis3d/longtime / Ince, E. S., Barthelmes, F., Reißland, S., Elger, K., Förste, C., Flechtner, F., Schuh, H. (2019): ICGEM – 15 years of successful collection and distribution of global gravitational models, associated services and future plans. – Earth System Science Data, 11, pp. 647-674,DOI: http://doi.org/10.5194/essd-11-647-2019.

Possibile soluzione

Pensano che la risposta si trovi a più di 1.000 chilometri sotto la crosta terrestre, dove i resti freddi e densi di un antico oceano sprofondò sotto l’Africa circa 30 milioni di anni fa, sollevando roccia fusa calda. Ma è improbabile che i loro risultati, basati su modelli computerizzati, risolvano un acceso dibattito sulle origini di questo buco gravitazionale, almeno fino a quando non avremo più dati.

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