Il segretario generale delle Nazioni Unite Guterres, parlando del clima, ha detto che è finita l’era del riscaldamento globale e che inizia quella dell’ebollizione.

“L’era del riscaldamento globale è finita, l’era dell’ebollizione globale è arrivata.” Lo ha detto il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, nel suo discorso di giovedì presso la sede delle Nazioni Unite a New York. Si è concentrato sui nuovi dati rilasciati dall’Unione Europea e dall’Organizzazione meteorologica mondiale sul clima, dichiarando che luglio sarà il mese più caldo mai registrato.

“Pianeta più caldo di 1,5 gradi, entro il 2030”

L’annuncio arriva dopo la notizia secondo la quale toccheremo un aumento di 1,5°C delle temperature globali rispetto ai livelli pre-industriali, attorno al 2030. L’ha detto Jim Skea, il fisico scozzese appena eletto alla presidenza dell’Intergovernmental Panel on Climate Change, braccio scientifico delle Nazioni Unite che riguarda proprio l’emergenza climatica.

Il nuovo presidente, che sostituisce l’economista coreano Hoesung Lee alla testa del massimo organismo scientifico in materia di clima per il settimo ciclo di studi, insegna energia sostenibile all’Imperial College di Londra ed è anche a capo della commissione scozzese per la Just Transition. Skea si definisce «geneticamente ottimista», ma è convinto che non possiamo più evitare di sforare la soglia più ambiziosa dell’accordo di Parigi.

«I colleghi che lavorano al Working Group 1 sulla scienza fisica dei cambiamenti climatici sono molto chiari sul fatto che raggiungeremo un aumento delle temperature globali di 1,5 gradi attorno al 2030, o nella prima parte degli anni ‘30», è stata una delle sue prime dichiarazioni in collegamento da Nairobi, dove si è svolta la votazione che lo ha visto prevalere contro la candidata brasiliana Thelma Krug. Cionondimeno, ha aggiunto, «nello scenario migliore potremo iniziare ad abbassare di nuovo la temperatura globale sotto quella soglia», se i governi applicheranno rapidamente le politiche giuste.

Riferimenti: CNBC