Il primo passo su Marte: cosa direbbe il nuovo Neil Armstrong? La BBC lo ha chiesto ai suoi lettori, ecco cosa hanno risposto.

“That’s one small step for man, one giant leap for mankind” (Questo è un piccolo passo per l’uomo, ma un grande balzo per l’umanità). Le parole che ha usato Neil Armstrong dopo essere sceso dal lander lunare sono probabilmente le più famose mai pronunciate e forse impossibili da ripetere se mai dovessimo arrivare su Marte. Ma cosa proverebbe a dire il primo essere umano sul Pianeta Rosso, davanti al mondo che lo guarda in diretta? Proviamo a ipotizzarlo.

La risposta degli scienziati alla BBC

Neil Armstrong

La BBC lo ha chiesto ai suoi lettori tramite l’hashtag #BBCMARS. “Mandare un uomo o una donna dove non sono mai stati prima sarebbe un risultato enorme ed entusiasmerebbe il mondo intero”, afferma Martin Archer, un fisico dell’Imperial College. “Se dovessi essere il primo a mettere piede su Marte, penso che sfrutterei la mitologia romana e Marte era il dio della guerra, direi ‘Noi come razza mettiamo piede su questo pianeta in pace, non in guerra’.”

Il primo uomo su Marte

Le circostanze di un atterraggio su Marte sarebbero diverse da quelle del 1969. L’equipaggio rimarrebbe nello spazio non quattro giorni prima dell’atterraggio, come nel caso dell’Apollo 11, ma almeno nove mesi e si ritroverebbe immerso in un’atmosfera dove potrebbero esserci venti o tempeste di sabbia. I segnali radio di ritorno sulla Terra non richiederebbero circa un secondo come per Armstrong, ma dai 3 ai 20 minuti (a seconda dell’allineamento Terra-Marte), il che significa che il primo essere umano su Marte pronuncerebbe quelle prime parole in totale isolamento.

Le risposte degli utenti

Tra i commenti più divertenti c’è quello dell’astronomo Nick Howes: “Perché c’è voluto così tanto tempo per fare il prossimo passo da gigante per l’umanità?” Paul Phillips, invece, ha twittato “Ecco Rover… andiamo ragazzo!” David Spencer ‏si limita a: “Ho fatto un errore enorme.” Mentre Sunil Gogna suggerisce una formula collaudata: “Come quella del grande Neil Armstrong sulla Luna”. Il commento più toccante non è arrivato da un essere umano, bensì da “un robot”. Il team che gestisce l’account del rover Curiosity della NASA ha twittato: “Non vedo l’ora di trovare impronte accanto alle tracce del mio rover. I dati che raccolgo aiuteranno i futuri esploratori umani” si legge.

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