Spesso si tende a fraintendere il Big Bang e a chiedersi se ci sia davvero un “centro” dell’Universo da dove tutto ha avuto inizio. Ecco come stanno le cose.

Il Big Bang è il nome che abbiamo scelto per descrivere il momento in cui è iniziato l’Universo. Sebbene sia un’idea ben conosciuta, spesso è mal interpretata. Una domanda che leggiamo spesso nei commenti, ad esempio, è: “Dov’è accaduto il Big Bang?” Questo perché ci hanno detto che “tutta la massa dell’universo era racchiusa in un punto chiamato singolarità”, che poi “esplose” espandendosi e raffreddandosi, diventando nel tempo l’Universo che vediamo oggi. Le persone attingono dalla propria esperienza quotidiana e paragonano il Big Bang a una granata, ovvero a un oggetto che esplodendo lancia detriti che si spargono ovunque. Quest’immagine, però, è completamente sbagliata.

Dov’è il centro dell’Universo? Credit: unsplash

La forma dell’universo

In realtà il Big Bang non è stato un’esplosione, bensì un’espansione. Per semplificarvela, useremo le due dimensioni. Immaginate di avere un elastico, che può passare dall’avere le dimensioni di un atomo a quelle dell’Universo: il materiale con cui è fatto l’elastico rappresenta lo spazio.

Allungate l’elastico in modo che sia abbastanza lungo da coprire l’Universo da una parte all’altra e poi prendete un pennarello e fate dei segni su di esso. Quelle sono le galassie. Lasciate che l’elastico si restringa a metà lunghezza: i punti non si muovevano sull’elastico, eppure si avvicinano l’uno all’altro. Questo dimostra che le distanze, nell’universo, crescono e si restringono senza bisogno che i punti (le galassie) si muovano. È lo spazio a espandersi!

Il Big Bang è questo, ma al contrario. L’elastico rimpicciolito è l’Universo primordiale. Qualcosa (ancora non sappiamo cosa) ha causato l’allungamento (l’espansione) dell’elastico e quell’allungamento è il nostro Universo in espansione. È un fenomeno iniziato 14 miliardi di anni fa e che dura ancora oggi.

Quindi dov’è il centro?

Per capirlo, riprendiamo il concetto dell’elastico. Stavolta ne useremo uno ancora più “elastico”, dato che il precedente si estendeva per tutto l’Universo osservabile, mentre questo ci servirà per coprire tutto l’Universo nella sua interezza. Potremmo considerarlo infinito: ci sono luoghi così lontani che non possiamo vedere affatto, dato che la loro luce deve ancora raggiungerci (ne parleremo più approfonditamente nei prossimi articoli).

Bene, se l’intero Universo è infinito, anche il nuovo elastico si estende all’infinito. Se scegli un qualsiasi punto sull’elastico, lo vedrai estendersi all’infinito sia verso destra che verso sinistra. Ecco perché l’Universo non ha un vero e proprio centro. Equivalentemente, tutti i luoghi potrebbero essere chiamati centro. Anche dove ti trovi tu in questo momento.

Quello che è certo è che dovremmo smetterla di pensare al Big Bang come a un’esplosione e considerarlo, piuttosto, come la rapida espansione dello spazio, in cui tutti i punti rappresentano il centro. L’Universo si allunga o si restringe, ma resta comunque infinito.

Riferimenti: Big Think