L’Etna da spettacolo anche con i suoi anelli di gas e la Luna

Gli anelli di gas vulcanici sono un fenomeno spettacolare e raro che si verifica quando i vulcani emettono gas in modo da creare un vortice circolare. Questo inizia con l’emissione di gas composto da vapore acqueo, anidride carbonica, zolfo e altri composti volatili, attraverso una fessura stretta nel vulcano.

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© Marcella Giulia Pace

Come si formano?

A causa delle alte pressioni nel sottosuolo e delle differenze di temperatura tra il gas caldo e l’aria più fredda, questi gas espulsi possono talvolta innescare la formazione di vortici. Se il gas esce a pulsazioni o in condizioni aerodinamiche particolari, si possono formare degli anelli di gas, che diventano molto visibili se contengono, oltre al gas, anche cenere.

Questi anelli possono rimanere stabili e visibili per diversi minuti, viaggiando per chilometri prima di dissolversi e la loro stabilità dipende dalla coerenza del vortice e dalle condizioni atmosferiche.

Dove vengono osservati con maggiore frequenza?

La loro formazione è osservata più frequentemente in alcuni vulcani come l’Etna e lo Stromboli, dove le condizioni geografiche ed eruttive sono particolarmente favorevoli.

Oltre alla geometria dell’apertura vulcanica e alle caratteristiche del flusso di gas, un altro fattore che può influenzare la formazione degli anelli di fumo sono le onde acustiche generate dai boati vulcanici.

Le onde acustiche

Durante le esplosioni all’interno del vulcano si producono potenti onde acustiche generate da rapidi cambiamenti di pressione nell’aria. Queste onde interagiscono con il gas espulso attraverso le fessure del vulcano, inducendo pulsazioni nel flusso di gas. Queste pulsazioni possono aiutare a formare e stabilizzare un vortice circolare di gas e cenere, che si manifesta visivamente come un anello di gas, appunto. Le onde acustiche, quindi, non solo contribuiscono alla modulazione del flusso di gas, ma possono anche stabilizzare il vortice una volta formatosi, permettendo agli anelli di rimanere coesi e visibili mentre si allontanano dalla fonte.

Gli straordinari anelli di gas di aprile 2024

Questi fenomeni, noti come “volcanic vortex”, sono ancora oggetto di studio a causa della loro rarità e sono stati riprodotti in laboratorio proprio per comprenderli meglio. Tra gli esperti che si dedicano a questi studi figurano numerosi scienziati italiani, tra cui Fabio Pulvirenti, membro senior del NASA’s Jet Propulsion Laboratory.


Boris Behncke, vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania ha osservato recentemente su Facebook come nessun vulcano sulla Terra produca tanti anelli di vapore quanto l’Etna. “Dalla piccola bocca che si è aperta il 2 aprile sull’orlo nord-orientale del Cratere di Sud-Est, sono usciti sbuffi di gas incandescente. Il mattino dopo era evidente che questi sbuffi stavano producendo una quantità impressionante di anelli di vapore e da allora questa attività sta andando avanti, avendo emesso già centinaia se non migliaia di questi graziosi anelli.”

Congiunzione Luna Saturno e Marte del 6 Aprile 2024


È probabile che le emissioni di queste ore abbiano dato agli scienziati occasioni più spettacolari e suggestive delle simulazioni in laboratorio.
Per noi fotografi rimangono spettacoli unici e di straordinaria perfezione.

Agosto 2023

Fonti:

National Geographic

RAI NEWS
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