Gli scienziati dello Swiss Plasma Center dell’EPFL e DeepMind sono riusciti a sviluppare un metodo per controllare il plasma da utilizzare nella fusione nucleare. Ecco come.

DeepMind è una società di ricerca scientifica acquistata da Google nel 2014, che si impegna a “far progredire la scienza e l’umanità”. Insieme allo Swiss Plasma Center dell’EPFL ha sviluppato un nuovo metodo di controllo magnetico per applicarlo al plasma del tokamak, il dispositivo a forma di ciambella che in futuro dovrebbe portarci a produrre energia tramite fusione nucleare. Questo tipo di dispositivi sfruttano un potente campo magnetico per confinare il plasma a temperature estremamente elevate (centinaia di milioni di gradi Celsius, perfino più calde del nucleo del Sole), in modo che possa avvenire la fusione nucleare fra atomi di idrogeno. L’energia rilasciata dalla fusione è allo studio per essere utilizzata nella produzione di elettricità.

Plasma all'interno del tokamak
Plasma all’interno del tokamak. Credit: Curdin Wüthrich /SPC/EPFL

Tokamak, ecco come controlleremo il plasma

I tokamak formano e confinano il plasma attraverso una serie di bobine magnetiche le cui impostazioni e tensioni debbono essere controllate costantemente. Il rischio, infatti, è che il plasma possa entrare in collisione con le pareti della struttura e deteriorarsi. Per evitare che ciò accada, i ricercatori dell’SPC stanno testando le configurazioni dei loro sistemi di controllo su un simulatore, prima di usarli nel tokamak.

Ed è qui che entra in gioco l’intelligenza artificiale di Google. Gli esperti del DeepMind hanno sviluppato un algoritmo in grado di creare e mantenere specifiche configurazioni del plasma. Sulla base dei test nel simulatore, l’algoritmo ha generato una strategia di controllo per produrre la configurazione di plasma richiesta. A quel punto il sistema è stato in grado di creare e mantenere un’ampia gamma di forme di plasma, compresa una variante in cui i due plasmi vengono separati e tenuti contemporaneamente nel tokamak.

Plasma
Come si sono comportate le diverse forme di plasma nel tokamak. Credit: DeepMind & SPC/EPFL

Riferimenti: