Confronto mostruoso in 3D su scala reale tra i buchi neri dell’Universo conosciuto. Partite verso grandezze incommensurabili

Le cose che sappiamo sui buchi neri hanno a che fare con la relatività generale di Einstein. Da sola, però, la teoria non basta a descrivere ciò che succede all’interno di questi mostri cosmici. Avremmo bisogno anche della meccanica quantistica, che spiega i fenomeni che avvengono su scala atomica, o ancora più piccola. Purtroppo, però, le due teorie non vanno d’accordo e non abbiamo ancora una cosiddetta teoria del tutto per descrivere il comportamento della gravità all’interno dei buchi neri. Altra cosa interessante sarebbe capire cosa c’è oltre l’orizzonte degli eventi di un buco nero. Potrebbe esserci una singolarità con densità infinita, ma è un punto dello spazio-tempo che non possiamo descrivere adeguatamente con la fisica che conosciamo. Potrebbe esserci un tunnel che porta in qualche altra regione dell’universo, ma per il momento i dati non mostrano evidenze di questo tipo. Secondo Stephen Hawking, i buchi neri evaporano. È la cosiddetta radiazione di Hawking, secondo la quale i buchi neri diventerebbero sempre più piccoli ed evaporerebbero una volta raggiunta una certa temperatura. Per il momento, però, abbiamo scoperto buchi neri di massa più grande di una stella, quindi non possiamo vederli evaporare, almeno per ora. Dovremo aspettare che l’universo si raffreddi abbastanza, cosa che avverrà solo in un futuro molto lontano. Ora perdetevi nel seguente video:

L’immagine di copertina è una rappresentazione artistica, credit global data

Nel suo piccolo, Passione Astronomia ti aiuta a capire come funziona l’universo. E l’universo funziona meglio se le persone che ne fanno parte sono bene informate: se hanno letto sciocchezze, bugie, veleni, poi va a finire come va a finire. Già ora non è che vada benissimo. Ecco perché è importante che qualcuno spieghi le cose bene. Passione Astronomia fa del suo meglio. Abbonati!