Cosa sono i Raggi Cosmici? E da dove scaturisce la dose di radiazione assorbita mediamente in un anno da un singolo individuo? Quale la causa?

È dimostrato da ricerche eseguite sulla popolazione della Gran Bretagna (Hughens et al., 1989) che la dose di radiazione assorbita mediamente in un anno da un singolo individuo è approssimativamente per l’87% di origine naturale e trova la sua causa:

  • Nella radioattività del radon (gas radioattivo e cancerogeno) e nei suoi prodotti di decadimento;
  • Nella radiazione gamma terrestre;
  • Nei radionuclidi a vita media lunga ed intermedia che sono introdotti nell’organismo con gli alimenti;
  • Nei raggi cosmici.

Soltanto il restante 13% è di origine artificiale ed è in massima parte dovuto alle sorgenti di radiazione X usate nella diagnostica medica. Da sottolineare che dell’87% della dose di radiazione naturale assorbita in un anno da un individuo, ben il 51% circa proviene dal radon e dai suoi discendenti a vita media breve (Wrixson et al.,1988).

Raggi cosmici
Illustrazione di raggi cosmici che cadono sulla Terra e delle successive interazioni con atomi e molecole dell’atmosfera, che portano ad una vera e propria “pioggia” di particelle. Credit: The Pierre Auger Observatory

Ma cosa sono i raggi cosmici?

Sono particelle energetiche che provengono dallo spazio e a cui è esposta la Terra così come fondamentalmente qualsiasi altro corpo celeste. Una singola particella delle astroparticelle incide su ogni centimetro quadrato di superficie sulla Terra ogni secondo. La natura dei suddetti è varia come d’altronde l’origine. Possono giungere dal Sole, dalle stelle (nove e supernove), quasar et similia…I raggi cosmici inoltre possono essere primari e secondari. Precisamente i primi sono quelli che, generati dalle sorgenti, arrivano sulla Terra (entrano in atmosfera e collidono con le molecole dell’aria); i secondi invece sono quelli che scaturiscono dalla collisione dei primari con gli atomi dell’atmosfera terrestre.

Riferimenti:

  • Tesi di Antonio D’Anna in Geochimica isotopica “Il radon negli ambienti chiusi del casertano”, 2010.