Un nuovo studio archeologico ha trovato le prove di un terremoto di magnitudo 9.5, il più intenso mai documentato.

Uno studio su science advance ha portato alla luce un terremoto di proporzioni giganteschenel nord del Cile 3800 anni fa. Con un magnitudo di ben 9.5 e 1000 chilometri di lunghezza, l’evento è stato classificato come il più grande mai registrato. L’evento ha causato uno tsunami lungo 8mila chilometri di costa, con onde alte 20 metri, che si era spinto fino in nuova zelanda. L’evento è stato cosi catastrofico che ha allontanato l’intera popolazione della costa nell’entroterra per oltre 1000 anni.

Conseguenza di un terremoto, ottenuta da pixabay

Questa scoperta va a scalzare il precedente record, un terribile “mega terremoto” di Maldivia, nel sud del Cile, di magnitudo compreso attorno al 9.5 anch’esso che ha provocato più di 6mila morti. La differenza in questo caso è lunghezza della faglia coinvolta: mentre in Maldivia la rottura interessata è stata lunga “solo” 800 chilometri.

Come è stato scoperto?

Ma come hanno trovato le prove di questo terremoto? Per capirlo dobbiamo prima parlare di come si genera un evento di tale portata. Questi terremoti sono di tipo a spinta: una placca tettonica si muove “sotto” ad un’altra creando un punto d’atrito. Una volta che la resistenza tra le faglie cede, viene rilasciata un immensa esplosione di energia. Il movimento quindi delle faglie provoca quello che noi chiamiamo comunemente terremoto.

Questo evento quando ha il suo epicentro vicino alla costa, muove la massa acquatica che formano le onde gigantesche chiamate tsunami e che si infrangono sulla terraferma anche per centinaia di chilometri dalla riva. Queste onde non portano con se solo acqua, ma depositano anche animali e vegetali che normalmente risiederebbero nell’oceano. I resti fossili che poi permangono possono essere quindi datati (fino a 50mila anni fa) mediante la tecnica scientifica del Carbonio 14.

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Grazie a queste caratteristiche gli scienziati sono riusciti a ricostruire sia gli effetti dello tsunami e a collegarlo quindi al terremoto scatenante. Grazie alle stesse tecniche hanno inoltre scoperto che la popolazione locale non si è più avvicinata alla costa per mille anni. L’interesse di questo dato sarebbe dato dalla natura costiera che queste popolazioni locali hanno normalmente. Seppure eventi di questa portata sono rari, rimane sempre importante saperli riconoscere per ridurne il costo in vite umane. Il loro interesse permane anche nelle esplorazioni, perché questi eventi possono avvenire anche su pianeti diversi, come su marte ad esempio.

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