Gli scienziati potrebbero essere costretti a mettere in standby il Large Hadron Collider del Cern di Ginevra a causa della crisi energetica che sta coinvolgendo l’Europa. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

La crisi energetica in Europa è diventata così grave che il CERN sta valutando la possibilità di disattivare il suo più famoso acceleratore di particelle, il Large Hadron Collider. Come riporta il Wall Street Journal, gli scienziati starebbero elaborando un piano per spegnere gli acceleratori di particelle in risposta al caro-energia. L’organizzazione europea per la ricerca nucleare sta anche cercando di capire come poter mettere in standby l’LHC senza spegnerlo completamente.

Il Large Hadron Collider del CERN. Credit: CERN

L’inverno sta arrivando

La notizia di una chiusura imminente del CERN arriva dopo che il colosso russo Gazprom ha dichiarato che avrebbe interrotto le forniture di gas naturale attraverso il gasdotto Nord Stream. E sebbene la Russia affermi che l’arresto dell’oleodotto è dovuto ad un guasto, per i tedeschi si tratta invece di una vera e propria punizione economica per aver sostenuto l’Ucraina dopo l’invasione russa.

La struttura scientifica svizzera, che al massimo delle sue operazioni consuma un terzo dell’energia della vicina città di Ginevra, sta cercando di evitare un arresto improvviso e su larga scala dell’LHC. Attualmente il CERN è in trattativa con il suo fornitore di energia francese per ricevere un avviso di almeno 24 ore nel caso si fosse costretti a usare meno elettricità.

Riferimenti: Futurism

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