È l’argomento di cui si parla di più da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Ecco da dove arriva il gas con cui scaldiamo le nostre case e il nostro cibo.

Partiamo dal presupposto che il gas naturale è un combustibile fossile. E alla pari di altri combustibili fossili come carbone e petrolio, si forma da piante, animali e microorganismi vissuti milioni di anni fa. Ci sono diverse teorie che spiegano come si formano i combustibili fossili, le famose fonti energetiche non rinnovabili. Quella più diffusa sostiene che abbiano origine sottoterra. Man mano che piante, animali e microrganismi si decompongono, vengono gradualmente ricoperti da strati di terreno, sedimenti e roccia.

Nel corso di milioni di anni, la materia organica si decompone, affondando sempre più in profondità nella crosta terrestre, dove incontra temperature sempre più elevate. Ebbene, questa combinazione fra compressione e alte temperature provoca la rottura dei legami carboniosi della materia organica. Tale scomposizione molecolare produce metano termogenico e gas naturale. Il metano, il composto organico più abbondante sulla Terra, è composto da carbonio e idrogeno (CH4).

Da dove arriva il gas naturale della Terra? Credit: pixabay

Da dove arriva il gas naturale della Terra?

I depositi, come quelli di cui molto si sta discutendo in questa fase critica, si trovano spesso vicino ai giacimenti di petrolio. I depositi più profondi, che si sono formati a temperature più elevate e con una maggior pressione, contengono più gas naturale che petrolio e alcuni possono essere costituiti da solo gas. Non sempre, però, il gas naturale si forma sotto terra. Può avere origine, ad esempio, anche da minuscoli microrganismi che vivono nell’intestino degli animali e in aree a basso contenuto d’ossigeno.

Le discariche dei rifiuti, ad esempio, sono piene di materia in decomposizione che i metanogeni (questi simpatici animaletti) scompongono in un tipo di gas chiamato metano biogenico. Questo processo è detto metanogenesi. Il gas naturale che si forma sotto la superficie terrestre, tra l’altro, si disperde nell’atmosfera: tuttavia, la maggior parte di quello che risale verso la superficie viene a contatto con formazioni geologiche che lo intrappolano, dette bacini sedimentari. Questo tipo di rocce contengono enormi giacimenti. Per potervi accedere è necessario praticare un foro (pozzo) per consentire al gas di fuoriuscire ed essere raccolto.

Bacini sedimentari si trovano in tutto il mondo. Dai deserti dell’Arabia Saudita ai tropici del Venezuela, fino ai ghiacci dell’Alaska: sono tutte fonti di gas naturale. La maggior parte delle riserve mondiali di gas naturale si trovano in Medio Oriente (il 40%), mentre la Russia ha la seconda quantità più alta di riserve accertate (47 trilioni di metri cubi nel 2011). Gli Stati Uniti appena il 4% del totale mondiale. Il gas naturale può essere raffreddato a -162° C e convertito in gas liquefatto (o GNL). In tal modo può essere più facilmente immagazzinato e trasportato.

Riferimenti:

https://www.nationalgeographic.org/encyclopedia/natural-gas/