Gli scienziati hanno ricalcolato le dimensioni di crateri di antichi impatti da asteroidi sulla Terra. Ecco cosa hanno scoperto.

Il nostro pianeta nasconde bene le sue cicatrici, ma questo potrebbe essere un problema, dato che le prove di antichi impatti di asteroidi sulla Terra potrebbero aiutarci a prevenirne di nuovi. Secondo gli scienziati della NASA, il rischio che asteroidi giganti colpiscano la Terra potrebbe essere peggiore di quanto pensassimo. Ecco perché.

Cosa accadrebbe se un asteroide gigante colpisse la Terra

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asteroidi

Il più famoso degli impatti avvenne circa 66 milioni di anni fa ed estinse i dinosauri. Era un colosso largo 10 chilometri, tuttavia impatti con oggetti più piccoli potrebbero comunque gettare il pianeta sotto una filtra coltre di polvere. Secondo gli scienziati, piccoli asteroidi larghi all’incirca un chilometro cadono sulla Terra in media ogni 600mila anni.

Secondo uno studio, molti degli impatti di asteroidi con la Terra dovrebbero essere ricalcolati, dato che in effetti la roccia spaziale potrebbe essere molto più grande di quanto pensassimo. Esempio: si pensa che un cratere trovato in Kazakistan sia stato creato da un meteorite con un diametro di 200-400 metri che colpì la Terra circa 90mila anni fa.

Le analisi hanno evidenziato che la maggior parte dei crateri presenta deboli anelli oltre i bordi esterni, rendendoli effettivamente più grandi di quanto si pensasse in precedenza. Sono stati ricalcolati, suggerendo che oggetti delle dimensioni di un chilometro impattano con la Terra molto più di frequente, 10mila anni. Servirà prepararsi al meglio per un eventuale impatto di un asteroide con la Terra, nel prossimo futuro.

Riferimenti: Science Alert