Il James Webb continua a scrutare ‘la tela dell’Universo’. Ecco un mare di galassie ad oltre 1 miliardo di anni luce dalla Terra

Un affollato campo di galassie è la protagonista di questa immagine del mese dal telescopio spaziale James Webb della NASA / ESA, insieme a tante stelle luminose. La grande galassia a spirale in basso di questa immagine è accompagnata da molte galassie più piccole e più distanti che vanno da spirali evidenti a semplici macchie luminose. Chiamata LEDA 2046648, si trova a poco più di un miliardo di anni luce dalla Terra, nella costellazione dell’Ercole.

La stupenda immagine ripresa dal James Webb
La stupenda immagine ripresa dal James Webb. Credit: ESA/Webb, NASA e CSA, A. Martel

Gli obiettivi scientifici

Uno dei principali obiettivi scientifici di Webb è osservare le galassie lontane nell’universo primordiale per comprendere i dettagli della loro formazione, evoluzione e composizione. La visione infrarossa di Webb aiuta il telescopio a guardare indietro nel tempo, poiché la luce proveniente da queste galassie lontane “viene spostata verso il rosso” verso le lunghezze d’onda dell’infrarosso (redshift). Il confronto di questi sistemi con le galassie nell’universo locale aiuterà gli astronomi a capire come le galassie si sono evolute fino a formare la struttura che vediamo oggi. Il James Webb sonderà anche la composizione chimica di migliaia di galassie per far luce su come gli elementi pesanti si sono formati e accumulati con l’evoluzione delle galassie.

Per sfruttare appieno il potenziale di Webb, gli astronomi e gli ingegneri dovranno prima calibrare gli strumenti e i sistemi del telescopio. Ciascuno degli strumenti di Webb contiene una serie di specchi e altri elementi ottici che reindirizzano e focalizzano la luce stellare raccolta dallo specchio principale di Webb. NIRCam ha catturato questa immagine costellata di galassie mentre NIRISS stava osservando la nana bianca WD1657+343, una stella ben studiata. Ciò consente agli astronomi di interpretare e confrontare i dati dei due diversi strumenti e di caratterizzare le prestazioni di NIRISS.

Fonte: esawebb