La cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko nella notte fra l’11 e il 12 novembre raggiungerà il punto di minima distanza dalla Terra (circa 61 milioni di chilometri). Visibile con l’ausilio di strumenti, ecco la guida per individuarla

Ebbene si, la cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko la notte tra l’11 ed il 12 novembre sarà alla minima distanza dal nostro Pianeta: parliamo comunque di circa 61 milioni di chilometri. La 67/P è nei nostri cuori in quanto oggetto di studio della sonda Rosetta e del piccolo lander Philae. Per individuarla nel cielo serve comunque l’ausilio di strumenti anche generosi: sotto cielo scuri sarà possibile individuarla con un telescopio 130/150 di diametro mentre con un 200 la visione è assicurata. Brilla di magnitudine 10 nella costellazione dei Gemelli: è visibile, in questi giorni, nei pressi della stella Polluce che farà da guida per l’individuazione. Consigliamo comunque la visione non prima di mezzanotte quando sarà ben alta nel cielo a nord – est. Con il passare delle settimane la cometa sarà sempre più debole perciò sfruttate questi giorni per darle la caccia! In ogni caso consultate il sito: https://theskylive.com/.

La posizione della cometa alle 21:55 di stasera (Napoli) vicinissima alla stella Polluce dei Gemelli. Credit: TheSkyLive
Cometa
Ecco la cometa ripresa da Rolando Ligustri il 5 Novembre.
Dati di scatto: NW 250/850 con ccd ST10Xme 7 pose da 120sec in L RGB=60s in bin 2. Credit: Rolando Ligustri

Qualche info sulle comete

Ogni cometa ha una piccola parte congelata chiamata nucleo, non più larga di qualche chilometro. Esso contiene blocchi ghiacciati, gas congelati e frammenti di polvere. Una cometa si riscalda avvicinandosi al Sole e sviluppa una chioma. Il calore del Sole fa sì che i ghiacci della cometa si trasformino in gas e dunque la chioma si ingrandisce fino a centinaia di migliaia di chilometri. Il vento solare soffia via la polvere e il gas della chioma formando una lunga e luminosa coda. Le comete in realtà sviluppano due code: una di polvere e una di ioni (gas). La maggior parte orbita ad una distanza di sicurezza dal Sole: ad esempio il perigeo della cometa di Halley è ad 89 milioni di chilometri dalla nostra stella. Tuttavia alcune comete si “schiantano” direttamente contro il Sole o si avvicinano così tanto da rompersi ed evaporare.

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