Le stelle non erano una priorità di studio per le missioni lunari, per questo ci sono pochi documenti e scarsa attenzione, ma erano altresì importanti per la navigazione nel volo tra Terra/Luna e viceversa

La foto che trovate a fine articolo è stata scattata dall’astronauta Charlie Duke durante la missione Apollo 16. Ne ha fatte in tutto una ventina, attività prevista dal piano di volo della missione. Per riuscire a fare la giusta esposizione ha dovuto allungare il tempo di posa e chiudere il diaframma, per questo le foto risultano mosse e con scarsa qualità. Le stelle non erano una priorità di studio per le missioni lunari, per questo ci sono pochi documenti e scarsa attenzione, ma erano altresì importanti per la navigazione nel volo tra Terra/Luna e viceversa.

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Charlie Duke stelle Luna
Charlie Duke in azione sulla Luna durante la missione Apollo 16. Credit: NASA

Perché scarsa attenzione?

Nelle specifiche di missione era previsto che, in caso di guasti gravi ai sistemi di navigazione, gli astronauti potessero usare alcune stelle come riferimento fisso per i calcoli di volo. Sui moduli di comando c’era un periscopio/sestante installato, che funzionava quasi allo stesso modo di quelli antichi usati per la navigazione terrestre. Il primo a usare il sestante sul CSM fu Jim Lovell, nella missione Apollo 8 (quella missione che per prima entrò in orbita lunare con un equipaggio a bordo), dopo aver fatto i suoi rilievi e calcoli rigorosamente a mano li confrontò con i dati del computer di volo.

Abbiamo dedicato un intero capitolo all’esplorazione spaziale nel nostro libro Alla scoperta di una Passione chiamata Astronomia”, lo trovate qui

Il risultato

Identici, assolutamente identici, Jim aveva provato che si poteva navigare “a vista” anche in un volo spaziale. Di seguito, ecco la foto delle stelle scattata da Charlie Duke durante Apollo 16:

La foto delle stelle
La foto delle stelle scattata da Charlie Duke. Credit: NASA