Il telescopio spaziale della NASA ha fotografato i cosiddetti “pilastri della creazione”, un’area in cui si stanno formando molte giovani stelle. Ecco cosa sappiamo.

I Pilastri della Creazione sono stati resi famosi dal telescopio spaziale Hubble, che li fotografò per la prima volta nel 1995. Si tratta di una foto iconica, che sicuramente vi sarà capitato di vedere online nel corso degli anni. Raffigura un’area in cui si stanno formando un gran numero di giovani stelle. Ebbene, in queste ore è arrivata una foto molto dettagliata del James Webb Space Telescope, che ricordiamo si trova in orbita attorno al Sole ad una distanza di 1,5 milioni di chilometri. Ecco il suo ultimo capolavoro.

pilastri

Da cosa sono costituiti i Pilastri della Creazione

Sono trascorsi 27 anni da quella foto del 1995 che mostra i Pilastri della Creazione fotografati dal telescopio spaziale Hubble. In realtà, quelle che sembrano maestose formazioni rocciose non sono altro che colonne di gas e polveri interstellari che appaiono trasparenti, alla luce del vicino infrarosso fotografato dal Webb.

Le linee ondulate che potete vedere ai bordi dei pilastri sono stelle che si stanno ancora formando all’interno degli ammassi di gas e polvere. Il bagliore cremisi proviene dalle molecole di idrogeno risultanti dagli urti e dai getti energetici di queste stelle. Gli astronomi ritengono che queste giovani stelle abbiano solo poche centinaia di migliaia di anni di età.

Se a prima vista può sembrare che non ci siano galassie, nella foto, in realtà è il denso disco della Via Lattea a impedirci di osservare la profondità dell’universo oltre questa regione brulicante di stelle. Non c’è dubbio che questo nuovo e potente telescopio ci stia mostrando le meraviglie dell’universo in un modo mai visto prima.

Riferimenti: NASA

Se sei arrivato fin qui è perché hai ritenuto il nostro articolo degno di essere letto fino alla fine. Da sempre Passione Astronomia prova a costruire, attraverso la divulgazione scientifica, una comunità di persone più informate e consapevoli. È anche il motivo per cui abbiamo deciso di scrivere un libro dedicato all’astronomia. È scritto in modo chiaro e semplice, proprio perché per noi la divulgazione deve essere accessibile a tutti. Lo trovi qui.