A partire dalle oscillazioni del suo getto, gli scienziati hanno confermato la rotazione del buco nero ‘fotografato’ da EHT nel 2019.

Stando a uno studio recentemente pubblicato su Nature, un gruppo di ricercatori internazionale ha osservato l’oscillazione di un getto proveniente dal centro della radiogalassia M87, a 55 milioni di anni luce dalla Terra. In particolare, dai dati raccolti negli ultimi 23 anni, hanno osservato che il getto oscilla con un’ampiezza di circa 10 gradi. La sorgente in questione è il buco nero supermassiccio (6.5 miliardi di volte più massivo del Sole) al centro della galassia in questione. Si tratta dello stesso buco nero ‘fotografato’ nel 2019 con l’Event Horizon Telescope (EHT). A partire dalla dinamica del getto gli scienziati sono riusciti provare che il buco nero M87* ruota su se stesso.

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Cosa provoca l’oscillazione del getto

Rappresentazione artistica del disco di accrescimento e del getto inclinati rispetto al’asse di rotazione del buco nero. Crediti: Yuzhu Cui et al. 2023, Intouchable Lab@Openverse e Zhejiang Lab.

I buchi neri supermassicci al centro delle galassie attive possono accumulare enormi quantità di materia. Quest’ultima vi orbita quindi attorno formano una struttura a forma di disco prima di spiraleggiare gradualmente verso il buco nero. Detto ciò, se il buco nero gira su se stesso, gli oggetti abbastanza vicini vengono come ‘trascinati’ nella rotazione stessa, un fenomeno previsto dalla teoria della Relatività Generale di Albert Einstein.

L’analisi dei ricercatori indica che l’asse di rotazione del disco di accrescimento si disallinea con l’asse di rotazione del buco nero, portando all’oscillazione della direzione del getto. Il rilevamento di questa precessione fornisce la prova inequivocabile che il buco nero supermassiccio in M87 sta effettivamente ruotando.

Fonti: AAAS, INAF, Nature.

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