La seconda luna, chiamata 2020 SO, rappresenta i resti di un razzo degli anni ’60. L’oggetto effettuerà un sorvolo ravvicinato finale alla Terra il 2 febbraio a circa 220.000 chilometri dal nostro pianeta

La seconda luna terrestre si avvicinerà al pianeta la prossima settimana prima di andare alla deriva nello spazio, per non essere mai più vista. 2020 SO è un piccolo oggetto, di circa 10 metri, catturato nell’orbita terrestre circa a metà strada tra il nostro pianeta e la Luna nel settembre 2020. I satelliti temporanei come questi sono noti come minimoons; nel dicembre 2020, i ricercatori della NASA hanno confermato che l’oggetto non è affatto una roccia spaziale, ma piuttosto i resti di un razzo degli anni ’60 coinvolto nelle missioni lunari American Surveyor.

Questa minimoon ha raggiunto il punto più vicino alla Terra il 1° dicembre (il giorno prima che la NASA lo identificasse come il booster perduto da tempo), ma sta tornando per “un altro giro”. 2020 SO effettuerà un sorvolo ravvicinato finale alla Terra martedì (2 febbraio) a circa 220.000 chilometri dalla Terra (il 58% del percorso tra la Terra e la Luna).

SO 2020
SO 2020. Credit: NASA/JPL-Caltech

Diversi sorvoli

Il booster andrà alla deriva e lascerà completamente l’orbita terrestre entro marzo 2021, dopodiché, l’ex minimoon sarà solo un altro oggetto in orbita attorno al Sole. La NASA ha confermato che l’oggetto ha compiuto diversi sorvoli ravvicinati alla Terra nel corso dei decenni, arrivando anche relativamente vicino nel 1966, anno in cui l’agenzia ha lanciato la sua sonda lunare Surveyor 2. Ciò ha fornito agli scienziati il ​​primo grande indizio che il 2020 SO era stato creato dall’uomo; è stato confermato dopo aver confrontato la composizione chimica dell’oggetto con quella di un altro propulsore a razzo in orbita dal 1971.

Riferimenti:

Passione Astronomia consiglia...
  • Periodo di prova gratuito ad Amazon Kindle Unlimited grazie a Passione Astronomia clicca qui
  • Lo store astronomico clicca qui