I ricercatori che analizzano le immagini del telescopio spaziale James Webb della NASA hanno scoperto che le galassie nell’universo primordiale sono spesso ‘piatte ed allungate’

L’Universo è infinito e tale è anche l’immaginazione degli scienziati quando si tratta di dare nomi ai vari oggetti spaziali o associare la loro struttura a qualche forma a noi ricorrente. E’ il caso delle galassie primordiali. Il team che ha analizzato queste immagini del James Webb ha immaginato l’Universo come un oceano.

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Quale sarebbe stata la forma della Via Lattea in passato?

E quindi…mentre la maggior parte delle galassie più lontane assomigliano a tavole da surf e noodles da piscina, altre hanno invece la forma di frisbee e palloni. Le “palle da pallavolo” – galassie a forma di sfera – sono il tipo più denso in questo “oceano” cosmico e sono anche quelle meno frequentemente identificate. Si è scoperto che i frisbee sono grandi quanto le galassie a forma di tavola da surf e di noodle all'”orizzonte”, e sono le più frequenti quanto più si è vicini alla “riva”. In quale categoria rientrerebbe la nostra galassia, la Via Lattea, se fossimo in grado di riportare indietro l’orologio di miliardi di anni? Gli scienziati dicono che potrebbe essere apparsa molto simile ad una tavola da surf! Questa ipotesi si basa in parte su nuove prove di Webb.

Galassie
 L’inserto in alto a sinistra mostra una galassia che assomiglia più a una sfera, ed è la meno comune nei risultati di Webb, insieme ad un esempio di una galassia classificata come allungata, in basso. Le forme allungate sono una delle più comuni identificate finora nell’indagine di Webb.
Credit: NASA, ESA, CSA, Steve Finkelstein (UT Austin), Micaela Bagley (UT Austin), Rebecca Larson (UT Austin)

Ecco le immagini di Webb di alcune galassie primordiali

Queste galassie sono molto meno massicce delle nostre vicine spirali ed ellittiche: sono infatti i precursori di galassie più massicce come la nostra. Questo perché nell’universo primordiale, le galassie avevano avuto molto meno tempo per crescere. La sensibilità, le immagini ad alta risoluzione e la specializzazione nella luce infrarossa di Webb hanno permesso al team di caratterizzare rapidamente molte galassie CEERS e di modellare le loro geometrie 3D. C’è ancora moltissimo da scoprire: i ricercatori non solo hanno bisogno di osservazioni ancora più dettagliate dal James Webb per perfezionare ulteriormente le proprietà e le posizioni precise delle galassie distanti, ma dovranno anche dedicare molto tempo a modificare e aggiornare i loro modelli per rappresentare al meglio le geometrie di quelle primordiali.

Galassie
Questi sono esempi di galassie primordiali catturate dal telescopio spaziale James Webb della NASA nel suo CEERS Survey. Si stima che tutte queste galassie siano esistite quando l’universo aveva solo tra 600 e 6 miliardi di anni.
Credit: NASA, ESA, CSA, Steve Finkelstein (UT Austin), Micaela Bagley (UT Austin), Rebecca Larson (UT Austin)

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