Sembra che l’antico Marte fosse molto simile alla Terra, ecco l’ultima scoperta del rover Curiosity della NASA.

Grazie allo strumento ChemCam del rover Curiosity, la NASA ha fatto un’importante scoperta sulle rocce del fondo del lago del cratere Gale, sul pianeta rosso. Il cratere faceva probabilmente parte di un lago e si pensa che abbia un’età compresa tra 3,5 e 3,8 miliardi di anni. I ricercatori sono stati in grado di rilevare grandi quantità di manganese. Questo elemento chimico è fondamentale per l’uomo e si trova comunemente nelle acque poco profonde delle rive dei laghi sulla Terra.

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La scoperta di Curiosity

Lo strumento ChemCam utilizzato da Curiosity si basa sull’utilizzo di un laser che raccoglie preziose informazioni dai campioni di roccia e ne determina la composizione chimica. Nina Lanza, autrice principale dello studio, spiega che l’ambiente del lago Gale offre una finestra incredibile su un habitat sorprendentemente simile a certe aree della Terra.

La presenza di manganese su Marte

La presenza di manganese sul Pianeta Rosso suggerisce che si sia formata in un delta, in un fiume o vicino alle rive di un antico lago. Si tratta di un’ulteriore prova che il Pianeta Rosso potrebbe essere in grado di favorire la vita. Patrick Gasda, del gruppo di studio di Los Alamos, spiega che è difficile che l’ossido di manganese si formi sulla superficie marziana. Per questo motivo gli scienziati non si aspettavano di scoprire quantità così ingenti sul pianeta rosso.

Manganese sulla Terra

L’autore aggiunge che sulla Terra tali depositi si verificano continuamente a causa dell’alto contenuto di ossigeno atmosferico prodotto dalla fotosintesi e dai microbi, che aiutano a catalizzare le reazioni di ossidazione del manganese. Ciò dimostra che se la vita fosse esistita su Marte in un certo momento nel tempo, l’elemento sarebbe stato molto utile al prolificare della vita batterica.

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