Durante il passaggio vicino a Giove, la sonda Juno della NASA ha rilevato una gran quantità di ioni altamente energetici, che indicano quanto l’ambiente gioviano sia uno dei più radioattivi del sistema solare

La sonda Juno non smette mai di stupirci. Nel corso di uno dei voli più ravvicinati attorno a Giove, la sonda della NASA ha rilevato la presenza di ioni altamente energetici, in una regione che non era ancora stata sorvolata dal veicolo spaziale. Ebbene, gli ioni scoperti a queste medie latitudini arrivano anche a 100 megaelettronvolt per nucleone. Numeri che indicano, una volta di più, quanto l’ambiente gioviano sia uno dei più radioattivi dell’intero sistema solare.

Le macchie blu brillanti rappresentano gli ioni ad alta intensità energetica scoperti da Juno. In questa illustrazione ci sono anche le traiettorie compiute dalle sonde Pioneer e Galileo che hanno anticipato l’incontro di Juno con il gigante gassoso. Credit: M. Stetson, D. Santos-Costa, J. Arballo, HN Becker, CC BY-NC 4.0

L’ambiente gioviano è uno dei più radioattivi del sistema solare

La sonda spaziale Juno della NASA ha orbitato attorno a Giove più vicino e più a lungo di chiunque altro, nella storia dell’esplorazione spaziale. L’obiettivo degli scienziati era studiare le radiazioni emanate nelle fasce più interne del pianeta. L’orbita compiuta dal veicolo ha consentito loro di studiare Giove in lungo e in largo. Grazie a queste traiettorie si è riusciti a scoprire la presenza di questa nuova “popolazione” di ioni pesanti ad alta energia intrappolati alle medie latitudini di Giove.

Questo video mostra la telecamera di Juno mentre viene “colpita” da particelle radioattive ad alta energia, nella zona equatoriale di Giove. Credit: NASA/JPL-Caltech

Gli astronomi hanno utilizzato una nuova tecnica per rilevare la presenza di queste particelle. Anziché usare un rilevatore di particelle o uno spettrometro per osservare e quantificare gli ioni, hanno optato per il sistema di tracciamento delle telecamere montate su Juno. Si chiamano Star tracker e sono telecamere di navigazione ad alta risoluzione, la cui missione principale è osservare il cielo per calcolare l’orientamento preciso del veicolo spaziale. Quelle montate su Juno sono ovviamente schermate e ben protette da queste radiazioni, onde evitarne il danneggiamento.

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