Le Quadrantidi sono considerate uno dei migliori sciami meteorici annuali. Raggiungeranno il picco la notte tra il 2 ed 3 gennaio. Ecco la guida all’osservazione

Le Quadrantidi sono considerate uno dei migliori sciami meteorici annuali. Il picco delle Quadrantidi è molto più breve: solo poche ore (il motivo per cui è così breve è dovuto al sottile flusso di particelle della “pioggia” e al fatto che la Terra attraversa il flusso ad angolo perpendicolare). Durante il picco, si possono vedere da 60 a 200 meteore all’ora in condizioni perfette. Sono note anche per le loro luminose meteore “palla di fuoco” (anche magnitudini più luminose di -3).

Le meteore provengono da particelle di comete residui e frammenti di asteroidi. Quando questi oggetti si avvicinano al Sole, la polvere che emettono si diffonde gradualmente in una scia polverosa attorno alle loro orbite. Ogni anno la Terra attraversa queste tracce di detriti, il che consente ai frammenti di scontrarsi con la nostra atmosfera dove si disintegrano creando strisce infuocate e colorate nel cielo (il colore dipende dalla composizione chimica). Le Quadrantidi hanno origine dall’asteroide 2003 EH1. Questo impiega 5,52 anni per orbitare intorno al Sole una volta. È possibile che 2003 EH sia una “cometa morta” o un nuovo tipo di oggetto discusso dagli astronomi chiamato “cometa razzo”.

2003 EH1
L’orbita dell’asteroide 2003 EH1. Credit: NASA

Da dove provengono?

Il radiante, il punto del cielo da cui sembrano provenire le Quadrantidi, è una costellazione obsoleta chiamata “Quadrans Muralis”. Quando l’Unione Astronomica Internazionale (IAU) creò un elenco di costellazioni moderne riconosciute nel 1922, Quadrans Muralis fu esclusa dalla lista. Quadrans Muralis si trova tra le costellazioni di Bootes e del Drago (vicino al “Grande Carro”). Un nome alternativo per le Quadrantidi è Bootidi poiché le meteore sembrano irradiarsi dalla moderna costellazione di Boote (la costellazione da cui prende il nome una pioggia di meteore è solo indicativa: non è la fonte delle meteore). 

Quadrantidi
Il radiante delle Quadrantidi. Credit: Stellarium

Come e quando osservarle

Il picco della pioggia è la notte tra il 2 ed il 3 gennaio. Sfortunatamente, una brillante Luna calante illuminerà il cielo rendendo più difficile l’osservazione. In ogni caso vale la pena osservarle a nord-est a partire dalle ore 01:00 circa del 3 gennaio (sorge il radiante avendo un orizzonte privo di ostacoli naturali e/o artificiali). L’occhio nudo è lo strumento perfetto e ricordate di non utilizzare fonti luminosi artificiali in modo da far abituare la vista all’oscurità. Buone osservazioni e cieli sereni.

Per chi voglia approcciarsi all’osservazione del cielo, consigliamo il libro di Daniele Gasparri, “Primo incontro con il cielo stellato“. Ecco il link.

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