È la prima volta che osserviamo un evento di onde gravitazionali che coinvolge una stella di neutroni e un oggetto con gap di massa. Ecco di che si tratta

Un’onda gravitazionale rilevata a maggio scorso è stata provocata da un tipo di collisione cosmica mai vista prima. Una delle masse coinvolte era una stella di neutroni e fin qui, tutto abbastanza normale. Ma non sappiamo quale fosse l’altro oggetto. Questo perché si tratta di un corpo estremamente raro con massa a metà tra una stella di neutroni e un piccolo buco nero (nella comunità scientifica si dice abbia un gap di massa). È la prima volta che osserviamo un evento di onde gravitazionali che coinvolge una stella di neutroni e un oggetto di questo tipo, e anche se non sappiamo cosa sia quest’ultimo, la scoperta suggerisce che questi fenomeni potrebbero essere comuni nella nostra galassia.

I dettagli dello studio

“Mentre precedenti prove di oggetti con gap di massa sono state riportate sia nelle onde gravitazionali che elettromagnetiche, questo sistema è particolarmente interessante perché è la prima rilevazione di onde gravitazionali di un oggetto con gap di massa accoppiato con una stella di neutroni“, ha detto l’astrofisica Sylvia Biscoveanu della Northwestern University.

Stelle di neutroni e buchi neri

Le stelle di neutroni e i buchi neri di massa stellare appartengono alla stessa classe di oggetti cosmici. Sono ciò che resta di stelle massicce che hanno raggiunto la fine della loro vita e sono diventate supernove. Il materiale esterno della stella esplode violentemente nello spazio, ma il nucleo al centro della stella – non più sostenuto dalla pressione di fusione verso l’esterno – collassa in un oggetto ultradenso.

La massa di un oggetto di questo tipo

Ciò che ne determina il risultato è la massa. Le stelle con una massa iniziale compresa tra circa 8 e 30 volte quella del Sole finiscono per diventare stelle di neutroni. Una volta che la maggior parte del materiale stellare sarà stato espulso, il nucleo collassato avrà una massa pari a 2,3 masse solari racchiusa in una sfera di soli 20 chilometri di diametro.

I buchi neri stellari si formano dal collasso di stelle con massa maggiore, ed è qui che la cosa diventa interessante: abbiamo rilevato pochissimi oggetti tra 2,3 e 5 masse solari. E di quelli che abbiamo rilevato, non è chiaro se stiamo guardando un piccolo buco nero o una grande stella di neutroni. Serviranno ulteriori studi per capire di cosa si tratti con certezza.

Fonti: Northwestern University, sciencealert