Gli scienziati si sono spesso interrogati sull’eventualità che oggetti interstellari avessero portato la vita sulla Terra. Ecco i dettagli del nuovo studio

Il 19 ottobre 2017 gli astronomi hanno rilevato per la prima volta un oggetto interstellare che attraversava il nostro Sistema Solare. Noto come 1I/2017 U1 Oumuamua, stimolò un significativo dibattito scientifico ancora oggi in corso. Una cosa su cui tutti erano d’accordo era che il rilevamento di questo oggetto indicava che questo tipo di oggetti entra regolarmente nel nostro Sistema Solare. Inoltre, ricerche successive hanno rivelato che, a volte, alcuni di questi oggetti arrivano sulla Terra come meteoriti e colpiscono la sua superficie.

Un oggetto interstellare potrebbe aver portato la vita sulla Terra?

Credit: ESA

In un recente articolo, un team di ricercatori ha considerato le implicazioni del fatto che questi oggetti siano responsabili della panspermia, la teoria secondo cui i semi della vita esistono in tutto l’Universo e sono distribuiti da asteroidi, comete e altri oggetti celesti. Secondo gli scienziati, questi oggetti possono potenzialmente “fecondare” centinaia di migliaia (o forse miliardi) di pianeti simili alla Terra in tutta la Via Lattea.

La panspermia

Spiegata semplice, la panspermia è la teoria secondo cui la vita sarebbe stata introdotta sulla Terra da oggetti provenienti dal mezzo interstellare. Secondo questa teoria, questa vita assumeva la forma di batteri estremofili capaci di sopravvivere alle dure condizioni dello spazio. Attraverso questo processo, la vita verrebbe distribuita in tutto il cosmo man mano che gli oggetti attraversano lo spazio fino a raggiungere pianeti potenzialmente abitabili. Ciò rende la panspermia sostanzialmente diversa dalle teorie ricorrenti su come è iniziata la vita sulla Terra.

Cosa sappiamo dell’oggetto interstellare Oumuamua

Il rilevamento di ‘Oumuamua nel 2017 ha costituito un importante punto di svolta per l’astronomia, poiché è stata la prima volta che è stato osservato un oggetto interstellare di questo tipo. Il fatto che sia stato rilevato indica che tali oggetti erano statisticamente significativi nell’Universo e che attraversavano regolarmente il Sistema Solare. Due anni dopo, un secondo oggetto è stato rilevato mentre entrava nel Sistema Solare, anche se questa volta non c’erano misteri sulla sua natura. Avvicinandosi al nostro Sole, il 2I/Borisov ha formato una coda, indicando che si trattava di una cometa.

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