I tanti rover che abbiamo inviato sul pianeta rosso potrebbero non aver trovato tracce di vita biologica perché i loro strumenti non sarebbero all’altezza di questo compito.

Potrebbe esserci una semplice ragione per cui non abbiamo ancora trovato vita su Marte. Vita microbica, s’intende. A dirlo un nuovo studio condotto nel deserto più antico della nostra Terra, che dimostrerebbe come l’attuale tecnologia con cui stiamo esplorando Marte non sarebbe in grado di individuare tracce di vita microbica sulla superficie di un pianeta.

Nel deserto di Atacama come su Marte

marte
Una riproduzione virtuale della superficie di Marte.

I ricercatori sostengono che se non miglioreremo le nostre capacità di individuare antica materia microbica, la vita su Marte continuerà a sfuggirci. Soprattutto se la vita esisteva miliardi di anni fa, quando cioè il pianeta era più caldo e umido rispetto ad oggi.

Gli scienziati hanno testato la mineralogia del deserto di Atacama, un’area geologicamente simile a Marte. Ebbene, quasi il 9% delle sequenze genetiche ottenute utilizzando uno strumento chiamato Next generation sequencing rientrava nella categoria “non classificata”, mentre il 40% delle sequenze rimanenti non poteva essere assegnato a qualcosa di più specifico, a livello genetico.

In altre parole, potrebbe esserci il serio rischio che in passato potessero esserci microrganismi a noi sconosciuti (di cui non abbiamo esempi genetici sulla Terra), su Marte. Oltre al fatto di non essere ancora in grado di classificare queste tracce attraverso la tecnologia di cui disponiamo attualmente.

Riferimenti: Science Alert

Nel suo piccolo, Passione Astronomia ti aiuta a capire come funziona l’universo. E l’universo funziona meglio se le persone che ne fanno parte sono bene informate: se hanno letto sciocchezze, bugie, veleni, poi va a finire come va a finire. Già ora non è che vada benissimo. Ecco perché è importante che qualcuno spieghi le cose bene. Passione Astronomia fa del suo meglio. Abbonati!