Secondo la teoria del Grande Filtro, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale non farebbe altro che aumentare il grande silenzio nell’universo.
L’intelligenza artificiale ci sta aiutando in migliaia di modi diversi. Aiuta gli scienziati nei calcoli, aiuta a individuare le frodi finanziarie, guida le nostre auto, ci fa ascoltare la musica che più ci piace, scrive perfino i nostri articoli al posto nostro. Ed è solo l’inizio. Ma siamo in grado di comprendere quanto velocemente l’intelligenza artificiale continuerà a svilupparsi? E se la risposta è no, ciò costituisce un problema, nella ricerca di vita intelligente nell’universo?
Il Grande Filtro
Ricordate il paradosso di Fermi? È la discrepanza tra l’apparente alta probabilità che esistano civiltà avanzate e la totale mancanza di prove della loro esistenza. Sono state proposte molte soluzioni al paradosso. Ultimo in ordine di tempo il cosiddetto “Grande Filtro”. È un evento o una situazione ipotetica che impedisce alla vita intelligente di diventare interplanetaria e/o interstellare, e che porterebbe addirittura alla sua scomparsa. Pensa al cambiamento climatico, alla guerra nucleare, agli attacchi di asteroidi, alle esplosioni di supernova, alle pestilenze o a qualsiasi altra cosa che possa ucciderci. Potrebbe far parte della lista anche l’intelligenza artificiale?
Una grave minaccia per il futuro dell’umanità
Alcuni pensano che il Grande Filtro impedisca alle specie tecnologiche come la nostra di diventare multi-planetarie. Questo è un male, perché una specie corre un rischio maggiore di estinzione o di stagnazione se ha una sola casa. Secondo gli autori del nuovo studio, per una specie intelligente è una corsa contro il tempo, se non si ha un pianeta di riserva.
Cosa ci dice questo sulla nostra “traiettoria tecnologica”? Se dobbiamo affrontare un vincolo di 200 anni (questa la longevità di una specie intelligente calcolata nello studio), e se è a causa di una super intelligenza artificiale, dove ci porterà? Gli scienziati sottolineano la “necessità fondamentale di stabilire rapidamente quadri normativi per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale sulla Terra e il progresso di una società multi-planetaria per mitigare tali minacce esistenziali”.
