Ci sono così tante stelle che, inizialmente, ti aspetteresti di vedere un cielo notturno quasi completamente illuminato. Eppure non è così.

L’Universo è popolato da molte più stelle di quelle che riesci a vedere direttamente con i tuoi occhi. Così tante da prevedere inizialmente un cielo notturno quasi interamente ricoperto di stelle. Ma, allora, “chi” ha spento la luce?

Scie luminose tracciate dalle stelle in una fotografia a lunga esposizione del cielo notturno terrestre. Credits: NASA.

Ci sono vari motivi per cui non puoi vedere tutte le stelle dell’Universo. Alcuni di questi implicano che la luce emessa da esse non ti possa proprio raggiungere. Ma ci sono molti astri che non osservi anche per un altro motivo – del tutto diverso.

Sappiamo che, per l’inerzia conseguente alla spinta del Big Bang e per la forza repulsiva della cosiddetta energia oscura, l’Universo è attualmente in continua espansione accelerata! Segue che corpi celesti già abbastanza lontani tra loro, si allontanano ulteriormente.

Tale allontanamento non è dovuto a un vero e proprio movimento dei corpi celesti, piuttosto è lo spazio stesso tra loro a, in un certo senso, “crescere”. Si realizza così un effetto legato, in qualche modo, a quello di una “sirena che si allontana”: la frequenza del suono emesso diminuisce.

Al posto della sirena, adesso, pensa alle prime stelle: la loro luce viaggia da oltre una decina di miliardi di anni in un universo in espansione. Ormai la frequenza di una parte di questa luce si è ridotta talmente tanto da far sì che essa sia già diventata radiazione infrarossa!

La radiazione infrarossa, però, non è visibile a occhio nudo dagli esseri umani; così vedi meno stelle di quelle che effettivamente ti raggiungono.

Un discorso analogo vale per la luce emessa dal plasma che permeava l’intero universo subito dopo il Big Bang, che è ora spostata, invece, nello spettro del radio. Vi sono ulteriori esempi del genere, ma a questo punto avrai già capito dove si va a parare.

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Fonte: ESA.

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