La si trova spesso indicata come au ed è l’unità di misura delle distanze astronomiche. Il suo valore corrisponde alla distanza media fra la Terra e il Sole. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle unità astronomiche.

Vi sarà sicuramente capitato di leggere che “tal pianeta dista dalla sua stella 3 unità astronomiche”. Spesso lo vediamo anche scritto come au. Si tratta di un’unità di misura astronomica, che però non rientra fra quelle comprese nel Sistema internazionale. Il loro uso, comunque, è frequente nella comunità astronomica, anche se molti scienziati e fisici preferiscono utilizzare il parsec. Ma andiamo con ordine.

Un orologio astronomico. Credit: pixabay

Cosa equivale a 150 milioni di km in astronomia?

L’universo è davvero enorme. Ecco perché anche le unità di misura devono in qualche modo adeguarsi alle grandi distanze cosmiche. L’unità astronomica nasce come il valore della distanza media fra la Terra e il Sole, esattamente 149.597.870 km. Di norma viene approssimato a 150 milioni di km, dato che, per la sua orbita, la distanza fra la Terra e il Sole varia da un minimo di 147 milioni di chilometri (perielio) a un massimo di 152 milioni di chilometri (afelio).

Le unità astronomiche vengono usate soprattutto per misurare le distanze all’interno del Sistema Solare. Marte, ad esempio, è a 1,524 au dal Sole. Plutone, il corpo celeste più lontano, si trova a una quarantina di unità astronomiche (potete trovarle scritte spesso anche come UA) dalla nostra stella.

Quando usciamo dai confini del Sistema Solare, siamo soliti passare ad un’altra unità di misura, l’anno-luce, equivalente alla distanza che percorre la luce nel vuoto nell’arco di 365 giorni terrestri. Il suo valore è di 9.461 miliardi di chilometri. Il parsec, come anticipavamo a inizio articolo, è pari a 3,26 anni luce. Ci sono poi i kiloparsec (3.260 anni luce), i megaparsec (un milione di parsec) e i gigaparsec (un miliardo di parsec).