Gli astronomi hanno trovato le prove di un epico valzer cosmico di due buchi neri supermassicci. Ecco tutti i dettagli dell’incredibile scoperta.

Due buchi neri supermassicci intrappolati in un’epica danza cosmica a più di 9 miliardi di anni luce di distanza. È il risultato di una serie di osservazioni di un gruppo di astronomi del Caltech. I due corpi celesti hanno masse centinaia di milioni di volte quella del Sole. Quando si fonderanno, fra circa 10mila anni, la collisione provocherà onde gravitazionali per tutto l’universo.

Buchi neri supermassicci
La danza cosmica dei due buchi neri supermassicci al centro della galassia.
Credit: Caltech/R. Ferito (IPAC)

La danza di due mostri cosmici

Gli astronomi sono riusciti a capire ciò che stava avvenendo attraverso l’osservazione dei quasar. Si tratta di nuclei attivi di galassie in cui un buco nero supermassiccio assorbe materiale da un disco che lo circonda. In alcuni quasar il buco nero crea un getto energetico a una velocità prossima a quella della luce. Quello osservato in questo nuovo studio appartiene a una sottoclasse di quasar chiamata blazar. Gli scienziati sapevano già che i quasar potevano nascondere coppie di buchi neri, ma non erano ancora riusciti a trovare prove dirette.

Secondo lo studio, un potente getto emanato da uno dei due buchi neri si starebbe spostando avanti e indietro a causa del movimento orbitale della coppia. Ciò ha provocato cambiamenti periodici della luminosità del quasar. Quando il team si è reso conto che i picchi di luce corrispondevano a quelli osservati tra il 1975 e il 1983, ha capito che qualcosa di molto speciale stava accadendo nel cuore della galassia.

La maggior parte delle galassie possiedono buchi neri supermassicci al loro interno. Quando due galassie si fondono, i loro buchi neri “affondano” al centro della galassia appena formata e alla fine si uniscono per formarne uno ancora più massiccio. E mentre i due mostri cosmici si ruotano intorno, provocano increspature nello spazio-tempo sotto forma di onde gravitazionali, le stesse predette da Einstein più di 100 anni fa.

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